Il sipario si è chiuso sull’XI edizione del Festival del Giornalismo “Leali delle Notizie”, un momento di riflessione e celebrazione che ha visto culminare i suoi sei giorni di intenso dibattito con la consegna del prestigioso premio in memoria di Daphne Caruana Galizia. Un riconoscimento collettivo, di profonda valenza morale e di alto patrocinio del Parlamento Europeo, è stato tributato ai coraggiosi giornalisti palestinesi di Gaza e della Cisgiordania, figure eroiche che, in un contesto di conflitto e repressione, hanno continuato a portare avanti la loro missione informativa, pagandone spesso con la vita. La testimonianza diretta, veicolata dal giornalista palestinese Samir Al Qaryouti e magistralmente mediata dall’inviata di guerra Barbara Schiavulli, ha proiettato l’assemblea in un orizzonte di drammatica realtà, sottolineando l’importanza cruciale del giornalismo come baluardo della verità in contesti di profonda instabilità.Il Festival, ben più di una semplice rassegna, si è configurato come un laboratorio di idee e un punto d’incontro tra professionisti, studiosi e cittadini, affrontando tematiche complesse e interconnesse. Oltre alla guerra e ai conflitti, che hanno rappresentato un filo conduttore, l’agenda ha compreso un’analisi approfondita della situazione geopolitica globale, con particolare attenzione alle nuove dinamiche di potere e alle sfide emergenti. L’evoluzione del giornalismo stesso è stata al centro della discussione, considerando l’impatto delle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, e la necessità di ripensare i modelli di business e di produzione delle notizie.Parallelamente, il Festival ha ampliato il proprio sguardo ad altre questioni cruciali, come la persistente disuguaglianza di genere, incarnata nel patriarcato, l’emergenza climatica e l’inquinamento, che minacciano la sostenibilità del nostro pianeta. L’impatto mediatico dell’evento, testimoniato da oltre 400.000 persone raggiunte e 150.000 interazioni sui social media, conferma il ruolo di “Leali delle Notizie” come piattaforma di riferimento per un pubblico sempre più ampio e consapevole.L’associazione si conferma, come affermato dal presidente Luca Perrino, un punto nevralgico per il mondo dell’informazione, un luogo dove il giornalismo d’inchiesta e l’etica professionale si incontrano e si rafforzano reciprocamente. L’apertura dell’edizione 2025, segnata dall’istituzione del IV premio “Leali Young” in memoria di Cristina Visintini, dedicato quest’anno al tema di Guerra e Pace, sottolinea l’impegno a promuovere le nuove generazioni di giornalisti e a sostenere il loro contributo alla ricerca della verità. L’allestimento di quattro mostre, tra cui un toccante omaggio al giornalista Giancarlo Siani, vittima della camorra, ha arricchito ulteriormente l’esperienza festivaliera, rafforzando il legame con il territorio e con la memoria delle vittime della criminalità organizzata. Il Festival non è solo un evento, ma un atto di resistenza e di speranza, un faro che illumina il cammino verso un futuro più giusto e trasparente.
Leali delle Notizie: Onore ai giornalisti di Gaza e alla verità.
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