Libertà di stampa a Chisinau: il SEEMF guarda al futuro.

Il XIX South East Europe Media Forum (SEEMF) si è concluso a Chisinau, Moldavia, lasciando un’eredità di riflessioni urgenti e un rinnovato impegno per la salvaguardia della libertà di stampa e del giornalismo investigativo in una regione geopoliticamente complessa.

L’evento, che ha riunito centinaio di leader e professionisti dei media, tra cui direttori, editori, CEO, giornalisti, esperti, diplomatici e accademici, oltre a una vasta platea online proveniente da oltre venti nazioni, ha affrontato le crescenti pressioni che gravano sulla libertà di espressione e le strategie necessarie per fortificare l’indipendenza dei media.
La discussione ha messo in luce come il ruolo del giornalismo investigativo si riveli cruciale in contesti segnati da conflitti, disinformazione e tentativi di destabilizzazione.
L’esperienza di Bogdana Lazarova, giornalista bulgara che ha raccontato un tentativo di attentato subito durante un viaggio in Serbia, e quella di Yevheniia Motorevska del Kyiv Independent, costretta a trasferire la propria residenza per sfuggire ai bombardamenti in Ucraina, hanno drammaticamente illustrato i rischi e le sfide che i giornalisti affrontano quotidianamente.

Il Premio CEI SEEMO 2025, conferito a Lazarova, Motorevska, Edoardo Anziano (IRPI Media, Italia) e Daniel Koteckì (Deník Referendum, Cechia), ha riconosciuto il valore inestimabile dell’inchiesta come strumento di verità e difesa della democrazia.

L’apertura del forum, affidata al Presidente del Parlamento della Moldova Igor Grosu, all’Ambasciatrice d’Austria Stella Avallone e al Segretario Generale SEEMO, Oliver Vujovic, ha sottolineato l’importanza di un dialogo continuo e di una collaborazione internazionale per affrontare le problematiche comuni.

Il successo dell’evento, sostenuto da organizzazioni come Konrad-Adenauer-Stiftung, Central European Initiative e European Broadcasting Union, testimonia l’impegno condiviso per promuovere un giornalismo libero e indipendente.

Un momento centrale è stato il panel “Promuovere i valori europei nei media per rafforzare la democrazia”, che ha esplorato il ruolo dei media nell’educazione civica, nella lotta alla disinformazione e nella promozione di una cultura democratica.
La discussione ha evidenziato la necessità di sviluppare competenze digitali, di combattere le fake news e di garantire l’accesso a informazioni accurate e verificate.

Il SEEMF si conferma un punto di riferimento essenziale per il confronto tra professionisti dei media, rappresentanti istituzionali e società civile, contribuendo a rafforzare la resilienza del giornalismo e a proteggere i principi fondamentali della libertà di espressione nell’Europa centrale, orientale e sudorientale.
Il forum ha lasciato una chiara indicazione: la vigilanza costante e l’azione concertata sono imperativi per difendere la libertà di stampa e garantire un futuro in cui il giornalismo possa continuare a svolgere il suo ruolo vitale di custode della verità e pilastro della democrazia.

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