“Il nostro impegno per una giustizia più equa e moderna, delineato fin dalla fase di programmazione elettorale, si sta concretizzando attraverso una serie di riforme strutturali. Abbiamo assistito a importanti progressi, in particolare con la separazione delle carriere giudiziarie e la revisione del ruolo e delle competenze del Consiglio Superiore della Magistratura, processi complessi che richiedono un’analisi approfondita e un’attenta implementazione.Un passaggio fondamentale è stato l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio, una decisione supportata dalla Corte Costituzionale, che riflette la nostra volontà di depenalizzare comportamenti amministrativi che, pur dannosi, non giustificano l’intervento della giustizia penale. La riforma mira a distinguere più chiaramente le responsabilità amministrative da quelle che configurano veri e propri reati.Abbiamo dedicato risorse significative al potenziamento delle forze dell’ordine, in particolare della polizia penitenziaria, e stiamo lavorando per colmare le carenze di personale nella magistratura, riconoscendo la cruciale importanza di un sistema giudiziario efficiente e reattivo. La situazione ereditata, caratterizzata da decenni di trascuratezza e sottovalutazione, richiede un intervento radicale e continuativo, soprattutto per quanto riguarda le strutture carcerarie.L’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha fornito un impulso finanziario significativo, permettendoci di avviare progetti di rinnovamento e ammodernamento delle infrastrutture carcerarie, con la costruzione di nuovi padiglioni e l’introduzione di tecnologie innovative. Nonostante i progressi compiuti, la giustizia, storicamente penalizzata in termini di investimenti, necessita di un cambiamento culturale e di una visione strategica a lungo termine.La separazione delle carriere giudiziarie, un pilastro fondamentale della nostra riforma, si avvicina alla sua definitiva conclusione, con l’obiettivo di garantire maggiore specializzazione e competenza all’interno del sistema giudiziario. Il percorso prevede una fase di esame parlamentare, con una prima lettura al Senato prevista per il mese di luglio, seguita da un’ulteriore discussione alla Camera e al Senato. Successivamente, si renderà necessario un referendum confermativo, che non prevede quorum, presumibilmente in primavera del prossimo anno. Questo referendum costituirà un momento cruciale per la definitiva consacrazione della riforma e per il coinvolgimento diretto dei cittadini nel futuro del sistema giudiziario italiano.”
Riforma Giustizia: Separazione Carriere e PNRR, un Percorso Cruciale
Pubblicato il
