Il silenzio assordante che si è abbattuto sull’Aula del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia non ha lasciato spazio a nessuna risposta ai richiami delle opposizioni, i cui deputati hanno avanzato con fermezza la richiesta di un’informativa urgente da parte del presidente Massimiliano Fedriga. Quest’ultimo è stato accusato di aver trascurato le pressioni delle forze in maggioranza, che si sono trovate incapaci di gestire la crisi scoppiata all’interno della giunta.L’assenza di una risposta chiara da parte del presidente ha portato i capigruppo dell’opposizione a esprimere la loro incredulità e il loro disappunto. Tra essi, Diego Moretti, capogruppo del Partito Democratico, si è espresso con particolare veemenza: “Vergogna!”. Anche Francesco Russo, vicepresidente del Consiglio regionale, ha condiviso l’opinione di Moretti.La tensione si è accentuata quando alcuni assessori hanno restituito le loro deleghe, segno evidente della crisi in atto. L’intento dei capigruppo dell’opposizione era quello di esprimere la loro insoddisfazione e le ragioni per cui avevano deciso di abbandonare l’Aula.Il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, ha rilasciato una breve dichiarazione in merito alla crisi. Egli ha sostenuto che non ci sono state dimissioni e che tutto è ancora in carica, ma tale affermazione è stata giudicata insoddisfacente dalle forze d’opposizione.Secondo i capigruppo dell’opposizione, la crisi attuale è il diretto risultato di una lotta per il potere all’interno delle forze in maggioranza. Essi sottolineano che tale questione deve essere affrontata e discutta apertamente all’interno della sede istituzionale del Consiglio regionale, anziché a Roma.L’incidente di giovedì scorso non è stato il primo e non sarà sicuramente l’ultimo. Le forze in maggioranza hanno bisogno di tornare alle loro responsabilità per evitare che la crisi si acuiscano ulteriormente.
Tensione all’interno del Consiglio regionale: le opposizioni denunciano potere fermo e chiedono un’informativa urgente.
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