La trasferta di Torino ha lasciato un retrogusto amaro, un inizio di settimana segnato da un’ondata di influenza che ha colpito duramente l’organico, intaccando la condizione fisica e la lucidità di alcuni giocatori chiave.
Nonostante l’impegno profuso, la prestazione offerta nel primo tempo contro la Juventus è stata innegabilmente al di sotto delle aspettative, una battuta d’arresto che ha messo a nudo alcune fragilità.
Tuttavia, la squadra ha reagito positivamente, beneficiando di un periodo di riposo e del caloroso sostegno dei tifosi, un fattore cruciale per ritrovare fiducia e compattezza.
L’infortunio di Atta, purtroppo, ha ulteriormente complicato il quadro, costringendo il tecnico Runjaic a rivedere i piani iniziali per la Coppa Italia.
La decisione di schierare una formazione inedita, motivata dalla volontà di preservare alcuni elementi chiave, si è rivelata dannosa, privando la squadra di un elemento di grande valore tecnico.
Fortunatamente, la rosa si arricchisce di alternative valide come Piotrowski, Ekkelenkamp, Lovric e Miller, pronti a raccogliere la sfida.
La priorità ora è voltare pagina e concentrarsi sul confronto con il Genoa, un’occasione per consolidare il percorso di crescita e alimentare l’ambizione di trasformare lo stadio di casa in una vera e propria fortezza, un luogo proibito per gli avversari.
Il desiderio di Runjaic è quello di costruire un collettivo solido e imprevedibile, capace di imporre il proprio gioco e di sprigionare il potenziale che si cela dietro le individualità.
L’episodio dell’influenza, seppur sgradito, non deve essere utilizzato come alibi: le parole sul campo sono le uniche che contano, e la squadra deve dimostrare di saper superare le difficoltà con determinazione e spirito di sacrificio.
La situazione relativa ai giocatori contagiati mostra segni di miglioramento, con Miller ed Ekkelenkamp ripresi e Davis in buone condizioni fisiche.
In vista del mercato di gennaio, la società e lo staff tecnico stanno già analizzando possibili strategie per affrontare le assenze legate alla Coppa d’Africa, che potrebbero privare la squadra di giocatori fondamentali come Okoye, Zemura, Rui Modesto, Bayo e Kamara.
La questione relativa al rientro di Kamara, infortunato, aggiunge ulteriore complessità alla pianificazione.
Sul fronte offensivo, l’attenzione si concentra sulle gerarchie e sulla gestione dei talenti.
Iker Bravo, pur mostrando un grande impegno e intensità di gioco, deve lavorare sulla gestione delle emozioni e sulla visione di gioco, elementi imprescindibili per competere ad alti livelli in una competizione impegnativa come la Serie A.
Davis, con le sue quattro reti, deve aspirare a una maggiore costanza di rendimento, mentre Zaniolo, insieme a Bravo, rappresenta un punto di riferimento per il reparto.
L’impiego di Gueye e Bravo contro il Genoa potrebbe fornire nuove opportunità, sebbene entrambi siano ancora in fase di adattamento alla Serie A.
L’obiettivo è costruire un attacco dinamico, equilibrato e capace di concretizzare le occasioni create.






