La recente denuncia presentata da Esselunga – la famiglia Caprotti – rappresenta il quarto caso di tentato raggiro nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Procura di Milano sui truffatori che hanno abusato del nome del ministro Crosetto per estorcere denaro, sfruttando storie di presunti rapimenti di giornalisti in Medio Oriente. Questo nuovo episodio si aggiunge alle segnalazioni già pervenute da Massimo Moratti, che ha versato quasi un milione di euro, e dalle famiglie Aleotti e Beretta, vittime anch’esse di tentativi di truffa. Le indagini delle autorità competenti si estendono anche all’ipotesi di associazione per delinquere, poiché sussiste il fondato sospetto che diversi imprenditori abbiano finito per cadere nella rete dei truffatori e aver versato ingenti somme di denaro. Il fenomeno desta preoccupazione e richiede un intervento deciso per contrastare queste pratiche criminali che danneggiano non solo le vittime dirette ma l’intera comunità imprenditoriale.
“Truffe e tentativi di raggiro: indagini in corso sulla famiglia Caprotti e altri imprenditori”
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