La seduta iniziale sulle Borse europee ha registrato una netta flessione, mantenendo la tendenza negativa inaugurata da Wall Street e seguita a ruota dall’Asia. Il timore per le possibili conseguenze dei dazi introdotti dal presidente Trump continua a pesare sulla dinamica degli indici, rendendo sempre più urgente l’esigenza di nuovi accordi commerciali tra Stati Uniti ed altri paesi.In particolare, il mercato tedesco di Francoforte ha chiuso con un calo del 0,8%, mentre a Londra i valori sono crollati del 0,7% e parimenti su quello francese. Questa dinamica è emblematica della preoccupazione generale rispetto alle politiche protezionistiche intraprese dal presidente Trump, che hanno creato un’atmosfera di incertezza tra gli investitori.Gli analisti continuano a studiare i possibili effetti dei dazi, cercando di anticipare le mosse future del presidente statunitense. Al contempo, la Borsa asiatica ha chiuso con una netta flessione, evidenziando l’incertezza generale che pervade i mercati finanziari a livello mondiale.Il quadro è complesso e in continua evoluzione. Gli Stati Uniti hanno introdotto dazi per motivi di sicurezza nazionale ed ha accusato alcuni paesi, tra cui la Cina e il Giappone, di non essere all’altezza delle loro promesse commerciali. La manovra è considerata da molti analisti come un tentativo di forzare le manovre diplomatiche per ottenere accordi più vantaggiosi.La tensione aumenta giorno dopo giorno tra Stati Uniti ed altri paesi, ma i mercati finanziari continuano a non avere una prospettiva certa. La flessione sui mercati europei è un chiaro indicatore del timore che caratterizza gli investitori. Si auspica l’avvio di nuove trattative per evitare ulteriori danni economici ai paesi coinvolti, ma la via d’uscita appare ancora molto incerta.
Trump spinge Borsa al ribasso con i suoi dazi protezionistici.
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