La sentenza emessa dal Tribunale di Lecce ha stabilito che la società Tap e i suoi vertici, accusati in primo grado del reato di deturpamento di bellezze naturali, danneggiamento, violazione del Testo Unico Edilizia (TUE) e inquinamento ambientale per la realizzazione del tratto terminale salentino del gasdotto, sono stati tutti assolti. La decisione è stata presa dal giudice Panìco, che ha ritenuto infondate le accuse, dichiarando “il fatto non sussiste” per gli otto imputati in cui il pubblico ministero (PM) Alessandro Prontera aveva richiesto la condanna, specificamente per l’accusa di inquinamento ambientale. Tuttavia, in merito agli altri capi d’imputazione avanzati dal PM, la giudice ha richiesto entrambe le possibilità dell’assoluzione o prescrizione. Il processo in questione è legato alla realizzazione del gasdotto, specificamente il tratto salentino, che ha generato controversie ambientali ed esigenze di tutela dei siti naturali.