09 gennaio 2025 – 19:45
In questo articolo, uno studente condivide la sua esperienza con una dodicenne che stava seguendo e analizza gli impatti che questa esperienza ha avuto su entrambi. La giovane era estremamente sveglia, ma le sue difficoltà familiari influenzavano il suo interesse per lo studio. Tra tutti i ragazzi supportati nel progetto sperimentale che in seguito ha dato vita a Inpari, ce n’era uno in particolare che ha lasciato un’impronta profonda nell’autore. Chi era costui? Una studentessa di seconda media proveniente dal quartiere Rebaudengo, caratterizzata da un incrocio culturale tra il padre sudamericano e la madre marocchina. Dotata di grande versatilità, astuzia e vivacità, dimostrava un’energia straordinaria. Sebbene possedesse motivazione, non sempre riusciva a esprimerla pienamente e talvolta si sentiva giù al punto da non partecipare agli incontri programmati con l’autore. Tuttavia, quest’ultimo insisteva nel cercare di coinvolgerla attivamente: contattava la madre e faceva ogni sforzo possibile per favorire il suo coinvolgimento. In caso di tristezza evidente, si impegnava a dialogare con lei al fine di sollevarne lo spirito e offrirle sostegno emotivo indispensabile per superare i momenti difficili.