11 gennaio 2025 – 13:45
Valerio si trovava al binario 1 della stazione Porta Susa, fissando con attenzione il cartellone degli arrivi. Stava aspettando il treno Italo che trasportava gli studenti atleti provenienti dalla Svizzera e, controllando l’orologio, calcolò che sarebbe dovuto arrivare tra un minuto. Tra le mani reggeva un cartellone di benvenuto, mentre sulla testa indossava un cappellino blu con il logo della Fisu, la federazione internazionale degli sport universitari. Al collo portava una targhetta che lo identificava come volontario per le Universiadi.Nonostante fosse ormai uno studente fuori corso, Valerio era appassionato di sport e desideroso di contribuire a questo grande evento che si svolgeva nella sua città natale, Torino. Era solo uno dei tanti volontari che si erano messi a disposizione per accogliere gli atleti provenienti da tutto il mondo. Lungo le stazioni dei treni e all’aeroporto di Caselle, sorrisi calorosi attendevano i 2.500 studenti sportivi provenienti da 57 Paesi diversi per i Giochi sportivi universitari.Alle 12:07 scesero finalmente dal treno i primi ragazzi svizzeri, Nadine e Matthieu, entrambi giovanissimi con rispettivamente 23 e 21 anni. L’organizzazione li accolse calorosamente pronunciando le parole “Benvenuti, qui sarete a casa”.Il countdown verso l’inizio della 32esima edizione delle Universiadi era agli sgoccioli: tra solamente 48 ore si sarebbe dato ufficialmente il via alla manifestazione. La cerimonia inaugurale prevista per lunedì alle 19:30 all’Inalpi Arena era già sold out e avrebbe visto esibirsi Giovanni Allevi.Piazza Castello sarebbe stata uno dei luoghi centrali dell’evento che avrebbe attirato migliaia di persone nella Città metropolitana fino al 23 gennaio. All’interno dell’igloo del Fisu Village si sarebbero tenuti dibattiti, mostre tematiche sullo sport ma anche degustazioni e spettacoli musicali. Gli sponsor, il merchandising ufficiale e persino un simulatore di sci avrebbero trovato spazio poco distante.Presso l’Archivio di Stato sarebbe stata inaugurata la mostra “Passion and Sport through time”, dedicata alla storia delle Universidiadi dall’epoca della loro nascita a Torino nel lontano 1959 fino ai giorni nostri seguendo l’intuizione di Primo Nebiolo.