Il contrattacco dell’Unione Europea contro l’amico di sempre, gli Stati Uniti, si sta delineando come una guerra commerciale senza quartiere. La lista dei controdazi della Ue, che doveva essere il primo passo verso la collaborazione e la comprensione reciproca tra le due superpotenze, si è trasformata in un attacco frontale all’economia americana.Le roccaforti repubblicane non sono state risparmiate: dalle aziende di lusso come Harley-Davidson alle iconiche marche come Levi’s e Nike. Il contrattacco europeo è stato lanciato con la prima fase di 3,9 miliardi di euro, che colpirà l’industria automobilistica, l’alimentare, il tessile e il tecnologico.La lista dei prodotti interessati è lunga e varia: dalle auto di cilindrata superiore a 500 cc alle t-shirt di cotone, dal succo d’arancia al mais dolce. L’universo del benessere e della salute non è stato risparmiato, con olio per capelli, lacche e dischetti struccanti tra i prodotti colpiti.La seconda fase, programmata per il 16 maggio, prevede un aumento delle contromisure di 13,5 miliardi di euro. La Ue punterà all’industria agroalimentare, con il manzo e il pollame di Nebraska e Kansas tra i primi bersagli. Colpiti anche forni, congelatori, asciugatrici e tosaerba.La lista dei prodotti europei colpiti non si ferma qui: zucchero, miele, cioccolata, caramelle, chewing gum, uova, frutta e verdure. E poi caffè, tè, spezie, cereali, farine, oli, pasta, pane e biscotti. Non vengono salvate neppure le salse del fast food americano: ketchup, maionese e mostarda.Colpiti anche i prodotti della moda: giacche, tailleur, sneakers e l’intimo femminile. Non si salva nemmeno il tacchino del Thanksgiving e il gelato dell’Arizona. La Ue punterà anche all’industria tecnologica: joystick, pile e batterie saranno colpiti.L’ultimo round, programmato per il primo dicembre, prevede un ulteriore aumento delle contromisure di 3,5 miliardi di euro. Saranno interessate la soia della Louisiana e le mandorle.La guerra commerciale tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti si sta riscaldando. La Ue punta a pareggiare i conti con Washington e a riscuotere 20,9 miliardi di euro. La lista dei prodotti colpiti è lunga e varia, ma non sembra che la Ue abbia intenzione di fermarsi.Il contrattacco europeo è un attacco frontale all’economia americana. La Ue punta a punire l’amico di sempre per le politiche protezioniste di Trump. Ma i danni potrebbero essere reciproci: la guerra commerciale potrebbe avere ripercussioni negative anche per l’Unione Europea.La questione aperta è come reagiranno gli Stati Uniti alla lista dei controdazi europei. Se si dovesse verificare un aumento delle misure protezioniste americane, la Ue non avrebbe altra scelta che aumentare le proprie contromisure. La guerra commerciale tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti è solo all’inizio.
USA colpite dalla contropattura della UE: automobile, tessile e tecnologia in prima linea
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