Nella calda luce del sole di aprile, il massiccio del Monte Rosa si presentava imponente nella sua interezza, come una sfida irresistibile per i corridori della montagna che aspiravano a scalare la vetta più alta dell’intera catena alpina. In questo scenario naturale da cartolina, un avventuroso francese di 53 anni e due decenni si è inoltrato con decisione verso l’inferno ghiacciato del Monte Rosa, accompagnato da un altro compagno scialpinista dal rifugio capanna Monte Rosa (2.883 metri), a soli pochi minuti dal paese di Zermatt.La loro destinazione era la punta più alta della montagna, la Punta Dufour, una meta ambiziosa che richiede coraggio e dedizione per essere raggiunta. Ma poco dopo il lancio della spedizione, le cose hanno preso un’improvvisa piega negativa; il francese di 53 anni ha perso l’equilibrio precipitando in una caduta verticale che lo ha portato a perire a circa 80 metri dalla vetta della Punta Dufour (4.634 m). La data dell’incidente è stato il 28 aprile, un giorno che segnò un piccolo ma tragico capitolo nella storia delle imprese avventurose sul Monte Rosa.L’accaduto è stato riferito alla polizia del Canton Vallese, i cui investigatori hanno subito aperto un’inchiesta legale per fare luce sulla morte del francese. La chiamata dei soccorsi elvetici fu tempestiva e ben presto un elicottero raggiunse la scena dell’incidente al punto 4.605 metri di altitudine, dove i soccorritori hanno potuto costatare il decesso del francese.Il Monte Rosa e le sue vette più alte sono meta perenne di avventura, ma come in ogni sfida al limite della natura anche qui la vita umana deve cedere il passo a forze superiori.
Tragedia sul Monte Rosa: morto un francese nel tentativo di scalare la Punta Dufour.
