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Valle d’Aosta: benessere bambini al top, ma ombre sul futuro.

La Valle d’Aosta, analizzata nel suo complesso come regione autonoma attraverso la lente statistica del “classificatore” de Il Sole 24 Ore, emerge con un profilo complesso nell’ambito del benessere infantile, giovanile e anzianale. Pur occupando il terzo posto nella classifica generale sulla Qualità della Vita, che considera fasce d’età diverse, la regione presenta un mosaico di punti di forza e aree di criticità che meritano un’analisi più approfondita.La performance complessiva, però, cela un’attenzione particolare al benessere dei bambini (0-14 anni), dove la regione si posiziona al terzo posto, riflettendo un impegno strutturale e una serie di fattori positivi che contribuiscono a un ambiente favorevole alla crescita infantile. Sebbene Lecco e Siena guidino la classifica in questa fascia d’età, la Valle d’Aosta si distingue per indicatori specifici che ne esaltano il ruolo di regione attenta alle esigenze dei più piccoli.Un elemento particolarmente significativo è l’ampia disponibilità di edifici scolastici dotati di mensa, un servizio essenziale per garantire una corretta alimentazione e un ambiente sociale stimolante per i bambini. La Valle d’Aosta si attesta al primo posto in questa categoria, con una percentuale del 71,8%, un dato notevolmente superiore alla media nazionale del 37,4%. Questo dato suggerisce una priorità regionale nell’investimento in infrastrutture scolastiche adeguate e nell’offerta di servizi di supporto alla famiglia.La generosa disponibilità di spazio abitativo, con 100,9 metri quadrati per abitante nel settore residenziale, rappresenta un altro fattore di benessere per i bambini, offrendo loro ampi spazi per il gioco e lo sviluppo. L’impegno nella promozione dell’attività fisica è inoltre testimoniato dall’ottavo posto nell’indice “Sport e Bambini”, che tiene conto del numero di praticanti, della disponibilità di scuole sportive e dei risultati ottenuti. L’accesso ai servizi comunali per l’infanzia, con un tasso del 29,1% nel 2022, superiore alla media nazionale, sottolinea l’impegno regionale nel fornire supporto alle famiglie e nell’agevolare l’accesso a strutture educative e di cura per i bambini.Nonostante questi risultati incoraggianti, emergono anche aree di miglioramento. Il numero di pediatri attivi ogni mille residenti under 14, sebbene accettabile, è inferiore alla media nazionale, e il posizionamento relativamente basso nei progetti Pnrr destinati all’istruzione segnala una potenziale carenza di investimenti futuri. Anche il tasso di delitti denunciati a danno dei minori, pur non drammatico, rimane un campanello d’allarme che richiede un’attenzione costante e un rafforzamento delle misure di prevenzione e protezione. Infine, il basso tasso di fecondità, inferiore alla media nazionale, solleva interrogativi sul futuro demografico della regione e sulla necessità di politiche di sostegno alla natalità.In conclusione, la Valle d’Aosta, pur beneficiando di una qualità della vita elevata, presenta un quadro articolato che evidenzia sia punti di forza consolidati, legati a investimenti strategici e alla cura delle infrastrutture, sia aree di fragilità che richiedono un’azione mirata per garantire un futuro prospero e sostenibile per tutte le fasce d’età. L’analisi approfondita di questi indicatori rappresenta un’opportunità per orientare le politiche regionali verso un benessere più equo e diffuso.

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