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sabato, 10 Maggio 2025
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Carcere minorile di Torino: condizioni lavorative intollerabili per i poliziotti

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10 maggio 2025 – 13:22

Il carcere minorile di Torino è diventato un simbolo della disorganizzazione e dell’incapacità amministrativa che sta affliggendo il sistema penitenziario italiano. Le condizioni lavorative per i poliziotti in servizio presso questo istituto sono diventate intollerabili, a tal punto da far sorgere dubbi sulla loro efficacia nell’espletare le proprie funzioni.Gli agenti di polizia penitenziaria sono costretti ad operare sotto una pressione eccessiva, spesso senza alcuna possibilità di riposo o soste. Questo potrebbe essere aggravato dalla necessità di tradurre i detenuti a distanze estreme, il che già di per sé è un compito impegnativo, ma lo diventa ancora di più quando si considera la mancanza totale di supporto logistico e organizzativo.Alcuni di questi funzionari hanno dovuto lavorare per 30 festività consecutive senza alcun riposo o con una sola domenica di riposo. Altri sono stati costretti a lavorare per 30 giorni consecutivi, un regime che potrebbe facilmente portare alla fatica e all’esaurimento.Questo quadro è stato messo in luce da un sit-in organizzato davanti al carcere minorile di Torino, dove gli agenti hanno manifestato il loro malcontento per le condizioni lavorative intollerabili. I sindacati hanno espresso la propria solidarietà con questo movimento e hanno chiesto urgentemente interventi per risolvere questa situazione.In particolare, l’Osapp ha sottolineato come sia necessario un intervento immediato del Capo del dipartimento della giustizia Minorile e di comunità, Antonio Sangermano. Questa autorità dovrebbe avviare gli accertamenti necessari per verificare le condizioni lavorative in cui si svolgono le attività presso il carcere minorile di Torino.L’Osapp ha anche riferito che ci sono altre circostanze critiche che meritano una seria considerazione. Un giovane agente di polizia penitenziaria del carcere di Brissogne (Aosta) si è dimesso e in un’intervista ha parlato dell’ambiente di lavoro come “tossico”. Ciò potrebbe essere visto come sintomo di uno stato più generale di malessere sommerso che necessita di una seria attenzione da parte delle autorità.Il carcere minorile di Torino rappresenta un simbolo della crisi amministrativa del sistema penitenziario italiano. Le condizioni lavorative per i poliziotti in servizio presso questo istituto sono diventate insostenibili e potrebbero avere conseguenze negative sul loro rendimento, sulla sicurezza dei detenuti e sull’intera società.È necessario un intervento deciso e tempestivo da parte delle autorità per ripristinare l’ordine e la gestione efficace del carcere minorile di Torino. La situazione potrebbe aggravarsi ulteriormente se non si agisce con urgenza e se le condizioni lavorative dei poliziotti continueranno a essere tali da mettere in pericolo la loro salute mentale e fisica.Gli esempi di mancanza di organizzazione, di disattenzione verso i bisogni dei funzionari e delle misure volte ad alleviare la pressione sono gravi e necessitano di un’azione corretiva. Il personale in servizio presso il carcere minorile di Torino è stato messo in una situazione insostenibile, con richieste che non trovano alcun riscontro negli organi decisionali.Il sindacato Osapp sottolinea la necessità di accertamenti urgenti e di ispezioni approfondite. È essenziale ripristinare l’ordine e l’efficacia dell’amministrazione del carcere minorile di Torino per garantire le condizioni di lavoro dei poliziotti in servizio presso questo istituto.L’impegno è diretto a far fronte alle esigenze dei funzionari e ad alleviare la loro fatica. Ciò non solo aiuta a migliorare l’efficienza delle attività ma anche a garantire un ambiente di lavoro più salutare per tutti gli agenti impiegati in questa delicata missione.Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale uno sforzo congiunto tra il Capo del dipartimento della giustizia Minorile e di comunità, Antonio Sangermano, e i sindacati per verificare le problematiche segnalate. Questo consentirebbe di trovare soluzioni efficaci ai problemi e di ripristinare l’efficienza nell’amministrazione del carcere minorile di Torino.

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