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giovedì, 8 Maggio 2025
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Fabbrica un fronte unito per l’autonomia della Valle d’Aosta.

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07 maggio 2025 – 12:17

È necessario costruire un fronte ampio e una coalizione progressista che sia in grado di rappresentare diverse esperienze e ideologie, ma unite da un obiettivo comune: l’autonomia della Valle d’Aosta e la sua capacità di innovazione. Questa coalizione dovrebbe essere in grado di sostenere le conquiste raggiunte negli ultimi anni a livello regionale e comunale, e deve anche avere la capacità di guardare al futuro, alle nuove generazioni e ai cambiamenti necessari per mantenere l’autonomia della Valle.Per costruire questa coalizione, il Partito Democratico propone di lavorare con l’Union Valdôtaine, con cui condividiamo un lungo percorso di visione e radicamento nella nostra regione. La nostra intenzione è di coinvolgere anche altre forze politiche progressiste e autonomiste, affinché possiamo costruire una piattaforma comune e credibile.La sfida principale che ci attende è la destra, che si presenta organizzata e ambiziosa, con l’obiettivo di conquistare il governo della Regione. La loro visione per la Valle d’Aosta è basata su modelli che smantellano lo stato sociale, privatizzano i servizi pubblici e negano le specificità territoriali. È necessario rispondere a questa sfida con un progetto politico forte e credibile, che rappresenti una Valle d’Aosta moderna, plurale, solidale e profondamente radicata nei valori dell’autonomia.Questa proposta non si limita alle forze della sinistra e del centro socialista e riformista, ma coinvolge anche le forze del nuovo centro autonomista. È necessario costruire un patto di responsabilità che superi i riflessi divisivi e che abbia la capacità di sostenere grandi riforme, come la riorganizzazione degli enti locali, il sistema delle concessioni idroelettriche e la riscrittura del nostro Statuto Speciale.La Valle d’Aosta non può permettersi di essere consegnata a un blocco conservatore, populista e identitario che nulla ha a che fare con la nostra storia politica e civile. È necessaria una chiamata alla responsabilità collettiva e una visione condivisa, che contrasti quel modello con la forza delle idee: giustizia sociale, sviluppo sostenibile, diritti e autonomia rinnovata.

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