domenica, 4 Maggio 2025
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L’Aosta multata per eccessiva caccia alla volpe, l’ambiente violato

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03 maggio 2025 – 10:43

Nel rapporto annuale della Carovana delle Alpi, l’organizzazione ambientalista Legambiente ha assegnato due distintive: una bandiera verde e una nera alla Valle d’Aosta. La prima è stata consegnata a Marzia Verona, pastora e scrittrice di grande talento che si distingue per la sua capacità di connettersi con le persone delle montagne, ascoltandone le difficoltà e mettendosi in loro posizione, vivendo sulla propria pelle le sfide del lavoro pastorale in quota. Le ragioni per cui Marzia Verona si è guadagnata questo riconoscimento sono molteplici: è una persona che ascolta e condivide le storie delle persone che lavorano nelle montagne; cerca di capire i problemi che essi affrontano quotidianamente. Nonostante ciò, il Comitato regionale per la gestione venatoria ha ricevuto l’assegnazione della bandiera nera, simbolo di natura violata. La motivazione è l’eccessiva e arbitraria caccia alla volpe, che questo comitato aveva promosso durante il 2024 in quanto si pensava che alcune volpi potessero portare malattie, per quanto queste siano in genere poco pericolose per gli uomini. Si ipotizzò anche che esse avrebbero rovesciato i rifiuti a causa di cibo raccolto da essi vicino alle case dei paesi circostanti. La Consulta venatoria del Comune locale propose poi un bonus ai cacciatori per uccidere le volpi e il Comitato regionale per la gestione venatoria si fece promotore delle regole per la stagione di caccia 2024/25 per incentivare l’uccisione degli ungulati, premialità fatta in base al numero dei volpi uccise. Si sono così passati a cacciare ben 272 volpi nell’ultima stagione venatoria rispetto alle quattro medie annue di cui si era registrate nel decennio precedente.

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