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Omicidio nella chiesetta abbandonata: confermato il processo in Corte d’assise per Sohaib Teima

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30 aprile 2025 – 12:39

Il giudice Maurizio D’Abrusco dell’appello d’Aosta ha rifiutato l’istanza avanzata dall’avvocato Luca Tommaso Calabrò del foro di Torino, relativa alla nullità della sentenza che prevede un processo immediato per Sohaib Teima, il ventiduenne di Fermo accusato di aver ucciso la sua compagna Auriane Nathalie Laisne in una chiesetta abbandonata a La Salle. L’avvocato Calabrò, difensore di Teima, chiedeva l’applicazione del rito abbreviato, tuttavia il giudice ha deciso altrimenti.La decisione è stata presa stamane in tribunale ad Aosta, dove sono presenti anche i genitori della vittima, che si sono costituiti parte civile con l’avvocato Jacques Fosson. Teima, accusato di omicidio premeditato e occultamento di cadavere, ha rinnovato la sua dichiarazione d’innocenza.Le indagini condotte dal pm Manlio D’Ambrosi sotto l’egida del procuratore Luca Ceccanti hanno coinvolto circa cinquanta testimoni, tra cui una trentina che si sono costituiti parte civile. I carabinieri del Reparto operativo di Aosta hanno svolto il lavoro di indagine.L’avvocato Calabrò aveva presentato l’istanza di nullità dell’atto e chiesto l’applicazione del rito abbreviato, tuttavia il giudice ha deciso altrimenti. Il processo in Corte d’assise è stato confermato e avrà luogo il 7 maggio prossimo.Le indagini hanno messo in luce le difficoltà della situazione in cui si trovano i giovani, sempre più isolati e privi di una rete sociale che possa aiutarli. La chiesetta dove è stato commesso il crimine era un luogo abbandonato da tempo, dove la coppia si era ritirata per trascorrere del tempo insieme.Il giudice D’Abrusco ha preso in considerazione le istanze presentate dall’avvocato Calabrò e ha deciso di confermare il processo in Corte d’assise. La sentenza è stata letta stamane in tribunale ad Aosta, alla presenza dei genitori della vittima e dell’accusato.L’avvocato Fosson rappresenta i genitori della vittima, che sono costituiti parte civile e hanno chiesto giustizia. L’istanza di nullità avanzata dall’avvocato Calabrò è stata respinta e il processo in Corte d’assise è stato confermato.La decisione del giudice D’Abrusco ha suscitato reazioni diverse tra i presenti in tribunale. L’accusa, rappresentata dal pm Manlio D’Ambrosi, ha accennato alla gravità del crimine e all’esigenza di garantire la giustizia.L’avvocato Calabrò ha espresso la sua insoddisfazione per la decisione del giudice, che a suo avviso è contraria al diritto del suo assistito ad un processo equo. Tuttavia, il giudice D’Abrusco ha spiegato le sue ragioni e ha sottolineato l’esigenza di garantire la giustizia e di proteggere i diritti delle vittime.Il processo in Corte d’assise è stato confermato e avrà luogo il 7 maggio prossimo. L’accusa e la difesa saranno chiamate a presentare le loro prove e a sostenere le loro tesi.La sentenza del giudice D’Abrusco ha destato scalpore nella città di Aosta, dove la notizia dell’omicidio è stata diffusa da subito. La comunità locale si è mostrata sensibile alla tragedia e ha espresso il proprio sostegno alle vittime.L’accusa di omicidio premeditato e occultamento di cadavere pesa contro Sohaib Teima, che è stato fermato dai carabinieri del Reparto operativo di Aosta. Le indagini sono state condotte con diligenza e il pm Manlio D’Ambrosi ha presentato una richiesta di rinvio a giudizio.Il processo in Corte d’assise sarà un evento importante per la città di Aosta e si aspetta che sia seguito da un dibattito pubblico sulla questione delle condizioni della comunità locale.

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