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lunedì, 12 Maggio 2025
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Vittoria storica per il funzionario delle forze dell’ordine: sentenza del Tribunale del Lavoro di Aosta riconosce lo status di vittima del dovere

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12 maggio 2025 – 14:33

Il Tribunale del Lavoro di Aosta ha emesso una sentenza storica nel caso di un funzionario di polizia che aveva subito un grave infortunio durante le operazioni per la cattura del noto latitante Bernardo Provenzano. La Corte, presieduta da giudici esperti, ha riconosciuto lo status di vittima del dovere al ricorrente, stabilendo che l’incidente era direttamente collegato alle attività investigative ad alto rischio svolte in servizio.La decisione è stata possibile grazie all’instancabile lavoro dei legali Francesco Leone, Simona Fell, Raimonda Riolo e Flavia Maria Caradonna, che hanno presentato una serie di argomentazioni solide e documentate per demolire la tesi del Ministero dell’Interno secondo cui l’infortunio fosse un semplice incidente in itinere. I giudici del Tribunale del Lavoro hanno infatti riconosciuto che la missione era parte integrante di un’attività investigativa di alto profilo e che l’infortunio subito dall’ufficiale, causando una invalidità permanente del 49%, rientrava pienamente nella definizione di evento lesivo occorso per causa di servizio in attività connessa alla tutela dello Stato.La sentenza è stata accolta con soddisfazione dai legali dell’ufficiale, che hanno sottolineato l’importanza del riconoscimento dello status di vittima del dovere non solo per il loro assistito, ma anche per tutti coloro che lavorano ogni giorno per la sicurezza dello Stato, spesso esposti a rischi enormi e senza tutele adeguate. La decisione del Tribunale del Lavoro di Aosta rappresenta un punto di svolta nella tutela dei diritti dei funzionari delle forze dell’ordine che si trovano ad affrontare situazioni di pericolo nel corso del loro servizio.La sentenza impone ora al Ministero dell’Interno di riconoscere lo status di vittima del dovere, di inserire l’ufficiale negli elenchi ufficiali e di erogare tutti i benefici economici e assistenziali previsti dalla legge. Tra questi vi sono l’esenzione dai ticket, un assegno vitalizio speciale, una speciale elargizione e la rivalutazione ai sensi della normativa vigente.La vittoria del ricorrente rappresenta non solo un riconoscimento giuridico dei suoi diritti, ma anche un passo importante nella lotta per la tutela degli agenti di polizia che si trovano a lavorare in condizioni di rischio e senza garanzie adeguate. La decisione del Tribunale del Lavoro di Aosta offre una speranza ai molti funzionari delle forze dell’ordine che, come il ricorrente, hanno subito un infortunio o una lesione durante l’espletamento del loro servizio e che sono stati finora esclusi dai benefici previsti dalla legge.La vicenda ha suscitato scalpore nella comunità giuridica e politica, evidenziando le ingiustizie delle quali i funzionari delle forze dell’ordine possono essere vittime. La sentenza del Tribunale del Lavoro di Aosta rappresenta un importante passo avanti nella tutela dei diritti degli agenti di polizia e nel riconoscimento della loro dignità e sacrificio per la sicurezza dello Stato.

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