La salvaguardia e la valorizzazione del mare, ecosistema vitale e patrimonio inestimabile, rappresentano una sfida cruciale per il futuro del pianeta. Non si tratta semplicemente di una questione ambientale, ma di un imperativo economico, sociale e culturale che richiede un approccio integrato e lungimirante. In questo contesto, l’iniziativa delle “Città del Mare” emerge come un modello promettente, capace di promuovere una gestione sostenibile e innovativa delle risorse marine.Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, si impegna con decisione in questa direzione, aderendo con convinzione all’Alleanza delle Città del Mare e alla Venice Declaration, un documento programmatico frutto del Venice Climate Week 2025 e ispirato dalle riflessioni dell’economista Jeremy Rifkin. L’adesione non è un mero atto formale, ma un’affermazione di responsabilità nei confronti del territorio e delle generazioni future.L’obiettivo è ambizioso: la creazione di un “Blue Deal”, un nuovo patto tra l’uomo e il mare che superi gli approcci tradizionali, spesso orientati alla massimizzazione del profitto a breve termine a discapito della salute degli ecosistemi marini. Questo accordo non deve limitarsi alle grandi metropoli costiere, ma estendersi alle aree marginali, spesso trascurate dalle politiche nazionali e internazionali, ma ricche di potenziale e cruciali per la resilienza del sistema. La proposta del Sindaco di Pollica, Stefano Pisani, delegato ai Rapporti con l’Unesco e alle relazioni nazionali e internazionali per la Dieta Mediterranea, introduce un concetto chiave: la creazione di “Blue Communities”. Queste non sono semplici comunità amministrative, ma veri e propri laboratori di sviluppo sostenibile, capaci di pianificare strategicamente, progettare interventi mirati e gestire fondi integrati per la rigenerazione territoriale e la transizione climatica. Si tratta di comunità autonome, dotate di competenze specifiche e risorse dedicate, in grado di operare in sinergia con le istituzioni e il settore privato.La realizzazione di queste Blue Communities richiede un impegno concreto e coordinato. La creazione di un gruppo di lavoro permanente, composto da sindaci, università, organizzazioni di settore ed esperti, è un passo fondamentale. Questo gruppo avrà il compito di definire uno strumento amministrativo condiviso, un quadro normativo che semplifichi l’accesso ai finanziamenti europei e nazionali e che promuova la collaborazione tra i diversi attori coinvolti.L’iniziativa rappresenta un’opportunità unica per ripensare il nostro rapporto con il mare, non più come una fonte inesauribile di risorse da sfruttare, ma come un bene prezioso da proteggere e valorizzare. Si tratta di un investimento nel futuro del nostro Paese e del nostro pianeta, un futuro in cui l’economia blu sia sinonimo di sostenibilità, innovazione e benessere per tutti. L’elemento catalizzatore è il riconoscimento del mare non solo come risorsa, ma come sistema complesso, interconnesso e fondamentale per la sopravvivenza stessa del nostro ecosistema globale. La Blue Deal, attraverso le Blue Communities, si pone come risposta concreta e operativa a questa sfida epocale.