Valentino Campagnolo, settantaseienne imprenditore vicentino, insignito del prestigioso titolo di Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica, incarna l’eccellenza e la lungimiranza che hanno reso l’azienda Campagnolo un’icona mondiale nel panorama del ciclismo. La sua figura non è semplicemente quella di un amministratore delegato, ma di un vero e proprio custode di un’eredità industriale che ha contribuito a definire l’evoluzione tecnologica e stilistica delle biciclette.La storia di Campagnolo affonda le sue radici nel 1933, quando Tullio Campagnolo, con un’intuizione rivoluzionaria, ideò il cambio a frizione, un’invenzione che scardinò le convenzioni dell’epoca e segnò l’inizio di una nuova era per il ciclismo. Valentino, erede di questa visione pionieristica, ne ha saputo interpretare e amplificare l’impatto, conducendo l’azienda attraverso decenni di progressi significativi.La sua guida, iniziata nel 1983, ha rappresentato una svolta strategica, orientando l’azienda verso una ricerca incessante di innovazione, non solo in termini di funzionalità, ma anche in termini di design e performance. Sotto la sua direzione sono nati prodotti che hanno letteralmente riscritto le regole del gioco, come il C-Record, una vera e propria opera d’arte meccanica che ha elevato l’aerodinamica a un nuovo livello di sofisticazione, e l’evoluzione del Super Record, che continua a rappresentare il punto di riferimento per i gruppi di trasmissione di biciclette da corsa di altissima gamma.L’impegno di Valentino Campagnolo non si è fermato alla trasmissione della potenza. La sua visione ha spinto l’azienda ad affrontare la sfida della ruota, con la creazione della Bora Ultra, un prodotto iconico che ha ridefinito gli standard di leggerezza, rigidità e aerodinamica. Questa evoluzione testimonia una profonda comprensione delle esigenze del ciclista professionista e dilettante.Un elemento distintivo della gestione di Valentino Campagnolo è stato l’approccio sistematico agli investimenti in Ricerca e Sviluppo. L’azienda ha destinato costantemente una quota significativa del fatturato (oltre l’1,8%) all’innovazione, alimentando un ciclo virtuoso di scoperta e prototipazione avanzata. Questo impegno si riflette nell’impressionante numero di brevetti internazionali acquisiti (oltre 2.000), di cui un centinaio depositati negli ultimi cinque anni, testimonianza di una continua ricerca di soluzioni all’avanguardia.Oggi, il gruppo industriale Campagnolo, con sede e produzione principale a Vicenza, estende la sua presenza a livello globale con stabilimenti in Romania, sei filiali commerciali internazionali e una capillare rete distributiva. L’80% del fatturato proviene dall’estero e un team di 820 collaboratori contribuisce a mantenere l’azienda all’avanguardia del settore. La sua identità, profondamente radicata nella cultura manifatturiera italiana, è riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo, a testimonianza di un successo costruito sull’innovazione, la qualità e la passione per il ciclismo.
Cavaliere del Lavoro: Valentino Campagnolo, l’eccellenza del ciclismo.
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