L’avvento dell’intelligenza artificiale nel panorama educativo italiano ha generato un’onda di trasformazione significativa, come dimostra l’iniziativa “Go Beyond Traditional Education” promossa dall’Ispettoria Salesiana San Marco Italia Nord Est. Un’analisi approfondita, orchestrata dall’Istituto Universitario Salesiano di Venezia (Iusve) e realizzata in collaborazione con MR Digital, ha coinvolto 26 scuole salesiane primarie e secondarie del Triveneto, un ecosistema educativo che ha visto la partecipazione di oltre 9.000 studenti e 700 docenti. Il cuore dell’innovazione risiede nell’integrazione di Google Gemini for Education, un intervento che ha dato vita a più di 600 attività didattiche potenziate dall’intelligenza artificiale.La ricerca, presentata a Verona alla presenza di figure apicali di Google for Education, non si è limitata a misurare l’adozione tecnologica, ma ha posto al centro la dimensione etica dell’innovazione. Don Lorenzo Teston, delegato scuola dei salesiani del Nordest e coordinatore del progetto, ha sottolineato l’importanza di un approccio equilibrato che armonizzi la potenza degli algoritmi con i valori umanistici, elementi imprescindibili per navigare le complessità dell’era digitale. L’approccio adottato ha generato un framework educativo aperto, accessibile sul sito salesianinordest.it, pensato come piattaforma per future sperimentazioni e condivisione di buone pratiche.L’indagine, guidata da Davide Girardi, coordinatore generale di ricerca dello Iusve, si è basata su un campione significativo di 520 insegnanti salesiani. I risultati sono eloquenti: quasi la metà degli insegnanti (47%) ha segnalato un aumento tangibile dell’attenzione e della partecipazione degli studenti. Il 40% ha apprezzato l’efficienza derivante dalla capacità dell’IA di generare contenuti personalizzati e ottimizzare la preparazione delle lezioni, liberando tempo prezioso per l’interazione con gli studenti. Un dato particolarmente rilevante è l’incremento, rilevato dal 39% dei docenti, nella qualità dell’apprendimento, con benefici specifici e mirati per gli studenti con bisogni educativi speciali, a testimonianza del potenziale inclusivo dell’IA.Don Nicola Giacopini, direttore dello Iusve, ha definito l’iniziativa un punto di riferimento a livello internazionale, sottolineando la sua ampiezza e profondità di sperimentazione. Il progetto non si conclude qui: nel corso del 2025 sono previsti ulteriori sviluppi, volti a sostenere le scuole in un percorso di innovazione didattica sostenibile e realmente inclusiva, che ponga al centro il benessere e la crescita di ogni studente. La ricerca si propone quindi di approfondire non solo l’efficacia pedagogica degli strumenti AI, ma anche le implicazioni etiche e sociali legate al loro utilizzo, promuovendo una cultura digitale responsabile e consapevole. Il progetto rappresenta un investimento nel futuro dell’educazione, un futuro in cui la tecnologia è al servizio dell’uomo, per amplificare il suo potenziale e costruire una società più equa e inclusiva.
IA a scuola: Salesiani pionieri con Google Gemini
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