La Marca Trevigiana, nel periodo compreso tra l’inizio del 2025 e metà luglio, ha registrato un calo significativo nella tragica conta degli incidenti stradali mortali: 21 decessi contro i 32 dello stesso arco temporale del 2024, una riduzione che testimonia uno sforzo collettivo verso una maggiore sicurezza sulle strade.
Tuttavia, l’entità del problema e le dinamiche sottostanti richiedono un’analisi approfondita e un impegno continuo.
L’analisi provinciale evidenzia come gennaio, aprile e luglio si distinguano come i mesi più critici nel 2025, con quattro vittime ciascuno.
Sebbene si osservino picchi inferiori rispetto al 2024, quando gennaio, marzo e giugno registrarono, rispettivamente, nove, sette e sei decessi, la persistenza di questi mesi “neri” sottolinea la necessità di interventi mirati.
Un dato allarmante è la percentuale di giovani under 30 coinvolti: nove vittime su ventuno, che rappresentano quasi il 43% del totale.
Questa fascia di età, spesso caratterizzata da inesperienza e comportamenti rischiosi, emerge come particolarmente vulnerabile, richiedendo programmi di educazione stradale specifici e intensivi.
Parallelamente, si conferma la fragilità della popolazione anziana, con cinque vittime, di cui quattro decedute a seguito di investimenti.
Questa dinamica, in lieve aumento rispetto al 2024, solleva interrogativi sulle misure di sicurezza per i pedoni, in particolare per gli anziani, e sulla necessità di una maggiore attenzione da parte degli automobilisti in prossimità di attraversamenti pedonali e aree residenziali.
Le cause principali degli incidenti mortali rimangono sostanzialmente invariate: la perdita di controllo del veicolo, spesso dovuta a distrazione, eccesso di velocità e, in alcuni casi, condizioni meteorologiche avverse.
La correlazione tra queste cause e la fascia di età più giovane suggerisce un ruolo determinante della formazione e della consapevolezza dei rischi.
Gli orari più pericolosi, compresi tra le 11 e le 14 e tra le 15 e le 19, coincidono con i momenti di maggiore affluenza veicolare, amplificando il rischio di incidenti.
La Provincia di Treviso, attraverso il suo Centro di Monitoraggio, collabora attivamente con la Prefettura e le Forze dell’Ordine per raccogliere dati precisi e aggiornati, consentendo l’implementazione di strategie di sensibilizzazione mirate.
L’ottenimento di 100.
000 euro dal bando “Mobilità Sicura” dell’UPI nazionale testimonia l’impegno verso la promozione di un progetto di educazione stradale nelle scuole superiori, un investimento cruciale per formare i futuri conducenti.
Le iniziative di sensibilizzazione, integrate da attività formative e incontri informativi, mirano a raggiungere l’intera comunità, fornendo consigli pratici per prevenire incidenti e ridurre i rischi.
L’evoluzione nel tempo, con una diminuzione della mortalità stradale di circa il 50% rispetto agli anni Novanta, rappresenta un progresso significativo, ma non deve indurre a compiacimento.
La strada verso una Marca Trevigiana più sicura richiede un impegno costante, un’attenzione continua e un profondo senso di responsabilità collettiva, ricordando che il rispetto del Codice della Strada non è solo un obbligo legale, ma un atto di civiltà e di rispetto verso gli altri.
La sicurezza stradale è un bene comune che va custodito con cura e determinazione.