La trasformazione infrastrutturale del territorio veneto prosegue con un passo significativo: la cerimonia odierna a Roncade (Treviso), con la posa della prima pietra per l’eliminazione del passaggio a livello sulla linea ferroviaria Venezia Mestre-Trieste.
L’evento, presieduto dal Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e dall’Assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti, segna l’avvio di un intervento cruciale per la sicurezza e l’efficienza della mobilità nella regione.
Questo progetto, che richiede un investimento complessivo di 15,6 milioni di euro, non è un’iniziativa isolata, bensì un tassello fondamentale di un piano strategico più ampio, frutto di una visione condivisa con Rete Ferroviaria Italiana (RFI).
Il piano, che mira all’eliminazione progressiva di ben 88 passaggi a livello in tutta la regione, si inserisce in un contesto di riqualificazione della rete infrastrutturale veneta, con un investimento totale di 117,6 milioni di euro (45,6 milioni a carico della Regione e 72 milioni a carico di RFI).
L’eliminazione del passaggio a livello di via Boschi a Roncade non è solo una questione di sicurezza stradale, ma anche un intervento che mira a ottimizzare la fluidità della rete ferroviaria, arteria nevralgica per il trasporto passeggeri e merci che collega il Nord-Est all’Italia.
La rimozione di questo collo di bottiglia contribuirà a migliorare la regolarità del servizio ferroviario, riducendo i ritardi e aumentando la capacità di trasporto.
L’intervento va oltre la semplice eliminazione del passaggio a livello.
Prevede la costruzione di un nuovo sovrappasso stradale, progettato per minimizzare l’impatto sul traffico durante i lavori, e di un innovativo sottopasso dedicato esclusivamente a pedoni e ciclisti.
Quest’ultimo, in particolare, promuove un modello di mobilità dolce e sostenibile, garantendo agli utenti deboli della strada un percorso sicuro e accessibile.
L’integrazione di una nuova pista ciclabile testimonia l’impegno della Regione verso una mobilità intermodale e inclusiva.
L’Assessore De Berti ha sottolineato come questo intervento rappresenti una risposta concreta a una problematica sentita dalla comunità locale.
La data prevista per il completamento dei lavori, marzo 2028, indica l’ambizione di realizzare un’opera complessa nel rispetto dei tempi e con la massima attenzione alla qualità.
Il progetto si configura, dunque, non solo come un miglioramento infrastrutturale, ma come un investimento nel futuro della mobilità veneta, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile e sicurezza dei cittadini.
La collaborazione tra Regione e RFI è la chiave per affrontare sfide complesse e creare un sistema di trasporti sempre più efficiente e sicuro per tutti.