La comunità padovana è addolorata per la perdita di Alessandro Bandarin Troi, un diciassetteenne dal futuro promettente, strappato alla vita a seguito di un tragico incidente verificatosi a Corfù.
Il ragazzo, studente del prestigioso liceo classico ‘Tito Livio’, si è spento nella notte nella terapia intensiva dell’ospedale di Padova, dove era stato trasferito in condizioni critiche, dopo un periodo di ricovero in Grecia.
La vicenda, che ha scosso profondamente la città, affonda le sue radici in un’esperienza estiva condivisa con otto compagni di scuola.
Il gruppo, alla ricerca di momenti di svago e spensieratezza, aveva affittato un appartamento turistico sull’isola greca.
La dinamica dell’incidente, ancora in fase di ricostruzione, sembra riconducibile a una caduta da un’altezza considerevole, sette metri, da un balcone dell’abitazione.
Stando alle prime ricostruzioni, Alessandro si sarebbe proiettato in avanti, forse in un gesto involontario, mentre si trovava in compagnia di due ragazze belghe.
L’emergenza si è manifestata con immediatezza, richiedendo un intervento tempestivo.
I genitori, allertati dalla gravità della situazione, si sono recati immediatamente in Grecia, affrontando un viaggio carico di angoscia e speranza.
La decisione di trasferire Alessandro a Padova, in un centro specializzato e dotato di risorse più avanzate, è stata dettata dalla volontà di garantire al ragazzo ogni possibile opportunità di cura e assistenza.
Nonostante gli sforzi profusi dal personale medico, le lesioni riportate si sono rivelate incompatibili con la vita.
Questo tragico evento solleva interrogativi cruciali sulla sicurezza negli alloggi turistici, in particolare per quanto riguarda le misure di prevenzione di cadute da balconi e terrazzi.
La fragilità della giovinezza, la ricerca di emozioni e la spensieratezza delle vacanze possono, in un istante, scontrarsi con la dura realtà di un ambiente non sempre adeguatamente protetto.
La perdita di Alessandro rappresenta un monito per tutti, un invito a riflettere sulla necessità di garantire spazi sicuri e accessibili, soprattutto per i giovani, durante i loro viaggi e soggiorni all’estero.
La comunità scolastica, i genitori e gli amici piangono la scomparsa di un ragazzo pieno di vita, lasciando un vuoto incolmabile e un ricordo indelebile.