La comunità di Mestre è sconvolta da un tragico incidente che ha coinvolto due giovani fratelli di origine cinese, di età rispettivamente sette e otto anni. L’episodio, accaduto in Viale San Marco, solleva interrogativi urgenti sulla sicurezza stradale e sulla tutela dei minori, gettando un’ombra di dolore su una città che si interroga sulla fragilità della vita e sulla responsabilità collettiva.I due bambini, regolari passeggeri del tram, si trovavano a scendere alla fermata Sansovino per raggiungere la madre, che lavora in un bar nelle vicinanze. La ricostruzione dell’accaduto, ancora in fase di accertamento da parte delle autorità competenti, suggerisce che i piccoli, in attesa di attraversare la carreggiata sulle strisce pedonali, erano in posizione di sicurezza, in prossimità del tram fermo. In un impeto di fretta, un furgone, presumibilmente tentando di superare il mezzo pubblico in sosta, ha investito violentemente i due fratelli, sbalzandoli sull’asfalto con una forza devastante.Le conseguenze dell’impatto sono gravissime: entrambi i bambini hanno subito un trauma cranico e facciale di notevole entità, che ha reso necessaria un’immediata assistenza medica d’urgenza. Il minore, immediatamente sottoposto a intervento chirurgico presso l’ospedale all’Angelo di Mestre, versa in condizioni critiche, mentre il fratello, ricoverato nella stessa struttura, lotta per la vita, affidato alle cure di un team di specialisti.L’accaduto non si limita a rappresentare una tragedia personale per la famiglia coinvolta, ma pone l’attenzione su problematiche strutturali che riguardano la sicurezza urbana e la mobilità nelle aree ad alta densità di traffico. L’episodio riapre il dibattito sull’importanza di infrastrutture più sicure, come l’implementazione di dissuasori di velocità, l’ottimizzazione della segnaletica e la promozione di una cultura della guida più responsabile.Inoltre, l’incidente solleva interrogativi sulla supervisione dei minori che utilizzano i mezzi pubblici, una realtà sempre più diffusa nelle aree urbane dove la necessità di conciliare lavoro e famiglia spesso porta i genitori a dover affidare i propri figli a se stessi, anche in giovane età. La comunità, profondamente scossa, si stringe attorno alla famiglia e si augura una pronta guarigione per i due piccoli, mentre le indagini proseguono per accertare le responsabilità e prevenire che simili tragedie si ripetano.