La comunità di Valdagno (Vicenza) è stata scossa dalla scoperta del corpo senza vita di E.
V.
, un sessantaseienne scomparso lo scorso 1° ottobre.
La sua sparizione, avvolta in un velo di incertezza, ha mobilitato un imponente dispositivo di ricerca che ha coinvolto numerose realtà operative, testimoniando la profonda coesione tra istituzioni e volontariato in situazioni di emergenza.
L’allarme era scattato subito dopo la constatazione dell’abbandono dell’autovettura dell’uomo nei pressi del Rifugio Campogrosso.
Innescando una complessa operazione di ricerca che ha esteso il suo raggio d’azione tra Veneto e Trentino, sfruttando la fitta rete di sentieri primari e le aree montane circostanti.
Squadre di Soccorso Alpino e Speleologico provenienti da diverse stazioni – Recoaro, Valdagno, Asiago, Schio, Padova, Verona, Vallagarina, Ala, Altipiani – hanno collaborato attivamente, affiancati da unità cinofile esperte, Vigili del Fuoco (sia effettivi che volontari), Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, con un fondamentale supporto aereo da parte della sezione di Bolzano, dotata di tecnologia Imsi Catcher, e dai Carabinieri.
Nonostante la mancanza di risultati immediati, la ricerca non si è mai interrotta, dimostrando un impegno costante e una determinazione palpabile.
La scorsa settimana, il Soccorso Alpino di Recoaro-Valdagno ha organizzato una nuova giornata di ricerca, coinvolgendo l’intera Delegazione Prealpi Venete, sottolineando l’importanza di un approccio sinergico e continuo.
La svolta è giunta questa mattina, quando un soccorritore della Stazione Vallagarina (Trento), durante una perlustrazione mattutina, ha rinvenuto la salma in una zona secondaria, un’insenatura isolata non lontana dal Vallone Pissavacca.
La ricostruzione degli eventi suggerisce che, mentre scendeva il Vallone, l’uomo abbia perso l’orientamento, imboccando un percorso di discesa poco frequentato che lo ha condotto nel cuore del bosco.
Le condizioni meteorologiche avverse, caratterizzate da un clima umido e piovoso, hanno probabilmente contribuito a un incidente fatale: uno scivolamento sulle rocce bagnate che ha causato traumi incompatibili con la vita.
Ricevuta la comunicazione del soccorritore, sono stati immediatamente allertati i Carabinieri di Vallarsa e la Stazione di Recoaro-Terme.
Un team composto da cinque operatori della Stazione Vallagarina, affiancati da due soccorritori vicentini e un medico, si è precipitato sul luogo del ritrovamento.
Dopo le formalità del caso e ottenuta l’autorizzazione alla rimozione, la salma è stata trasportata sulla strada carrabile, un’operazione resa complessa dal terreno impervio, eseguita a braccia dai soccorritori presenti.
La successiva consegna al carro funebre ha concluso un’operazione di ricerca lunga e faticosa, lasciando nella comunità un profondo senso di tristezza e riflessione sull’importanza della prudenza e della preparazione quando ci si avventura in ambienti montani.
L’episodio sottolinea inoltre l’importanza cruciale della collaborazione tra diverse forze di soccorso e l’impiego di tecnologie avanzate per la localizzazione e il recupero di persone disperse.







