L’apertura del sesto Salone Nautico di Venezia si è configurata come un evento di risonanza nazionale, un crogiolo di storia, istituzioni e ambizioni per il futuro del settore cantieristico italiano. L’atmosfera, solennemente evocativa, si è dipanata sotto l’inno nazionale, interpretato dal coro del Teatro La Fenice, mentre una formazione di Tricolori sfilava, proiettando un’immagine di orgoglio e resilienza.Il luogo prescelto, l’Arsenale di Venezia, non è casuale. Più che una location, è il simbolo tangibile di un’eredità secolare di eccellenza nella costruzione navale, un palcoscenico privilegiato per celebrare la rinascita e l’innovazione nel settore. La presenza di figure istituzionali di primo piano – il sindaco Luigi Brugnaro, il presidente del Veneto Luca Zaia, il presidente del Senato Ignazio La Russa e l’ammiraglio Roberto Dattola, ispettore capo della Marina Militare – ha sottolineato l’importanza strategica dell’evento per l’economia nazionale.Il sindaco Brugnaro, visibilmente commosso, ha ricordato le difficoltà iniziali che hanno accompagnato la genesi del Salone Nautico, sottolineando il percorso di perseveranza che ha portato alla sua realizzazione. La sua allocuzione si è trasformata in un appello appassionato alla creazione di una governance unitaria a livello nazionale, con l’obiettivo di incentivare lo sviluppo di infrastrutture portuali e darsene lungo le coste del Sud Italia. L’idea cardine è quella di creare un corridoio marittimo efficiente, in grado di collegare idealmente Venezia e Genova, con il Sud che ne rappresenta il fulcro essenziale. La sua visione va oltre la mera logistica; si tratta di riconoscere il ruolo cruciale del Meridione come motore propulsivo per l’economia del mare italiano, un territorio ricco di potenzialità ancora in gran parte inesplorate.L’esibizione degli incursori della Marina Militare, accompagnata dalle note vibranti del “Va, Pensiero” di Giuseppe Verdi, ha rappresentato un momento di forte impatto emotivo, simboleggiando l’abilità, la precisione e l’orgoglio delle Forze Armate italiane. Questa dimostrazione, unitamente alla cerimonia di apertura, ha segnato l’inizio di un Salone Nautico che si prefigge di essere non solo un luogo di esposizione di imbarcazioni, ma anche un forum di discussione e di sviluppo di strategie per il futuro del settore cantieristico, con un’attenzione particolare alla valorizzazione delle risorse e del potenziale del Sud Italia. La speranza è che l’evento possa catalizzare investimenti, creare opportunità di lavoro e rafforzare la posizione dell’Italia come leader nel settore nautico a livello globale.