La rabbia dei lavoratori dell’impianto Eni-Versalis di Porto Marghera è stata palpabile nella manifestazione organizzata oggi davanti allo stabilimento per protestare contro il silenzio dell’azienda sulla sua futura sorte. La richiesta degli operai è chiara: che si risolva la vertenza aperta sul futuro del sito veneziano, non cancellato dalla chiusura dell’impianto cracking nel 2022.I sindacati e le RSE ricordano che il giorno 25 marzo 2025, i vertici di Versalis avevano visitato lo stabilimento per presentare il nuovo impianto di Riciclo Meccanico della plastica. Il progetto era stato avviato con un anno di ritardo e rappresentava una delle chiavi di volta per la riconversione del Petrolchimico e dello sviluppo del Polo Industriale.Tuttavia, il nuovo impianto è stato subito un’occasione per nascondere i ritardi e le mancanze della gestione aziendale. Gli investimenti previsti per il 2024 sono stati realizzati con inefficienza, dimostrando che l’azienda non è in grado di gestire correttamente i progetti.I lavoratori hanno diritto di sapere quale sarà il loro futuro e quello del loro posto di lavoro. Questa richiesta è stata avanzata per ben più di un anno, ma l’azienda continua a rinviare o a negare le riunioni di confronto.Le rappresentanze sindacali ribadiscono la necessità di un incontro con Eni-Versalis e ricordano che c’è una vertenza aperta a livello nazionale sull’abbandono della chimica di base del nostro paese. Questo protocollo non menziona Porto Marghera, e le soluzioni avanzate dall’amministratore delegato di Versalis sono sempre le stesse.La manifestazione dei lavoratori di Porto Marghera è stata un chiaro messaggio a governo, regione e comune: “Non possiamo essere ignorati!” La protesta ha ribadito la richiesta di risoluzione della vertenza aperta sul futuro del sito veneziano e sulla sua riconversione.I sindacati e le RSE ricordano che il Polo Industriale di Porto Marghera è uno dei più importanti dell’Italia, ma solo se gestito con efficacia e trasparenza. La chiusura dell’impianto cracking del 2022 non ha risolto i problemi legati alla mancanza di investimenti e alla inefficienza della gestione aziendale.La protesta dei lavoratori è stata un chiaro messaggio a Eni-Versalis: “È tempo di risolvere la vertenza aperta sul futuro del sito veneziano!” La manifestazione ha ribadito la necessità di incontri con l’azienda per discutere il Piano Industriale e lo stato avanzamento dei lavori.La vertenza aperta a livello nazionale sull’abbandono della chimica di base del nostro paese continua a non avere soluzioni. Le rappresentanze sindacali ricordano che c’è bisogno di un incontro con Eni-Versalis per discutere le possibili soluzioni.La protesta dei lavoratori è stata un chiaro messaggio a governo, regione e comune: “Non possiamo essere ignorati!” La vertenza aperta sul futuro del sito veneziano non può più essere rinviata o negata. È tempo di risolverla!
La rabbia dei lavoratori Eni-Versalis davanti allo stabilimento di Porto Marghera: Non possiamo essere ignorati!
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