“Tornando a Est” di Antonio Pisu è un film che affronta temi profondi come la nostalgia, l’amicizia e la delusione ideologica. Ambientato nel 1991, dopo la caduta del muro di Berlino, segue le vicende di tre amici, Pago, Rice e Bibi, che decidono di intraprendere un viaggio verso Sofia per incontrare una ragazza bulgara con cui Bibi ha una relazione epistolare. Tuttavia, una volta arrivati in Bulgaria, si trovano coinvolti in situazioni surreali e vengono scambiati per spie internazionali.Il film esplora il tema della nostalgia delle ideologie e dell’Europa post-Guerra Fredda. Rice esprime la delusione nel constatare che nonostante la caduta del muro di Berlino, nulla è cambiato veramente. Guenzi riflette sulla natura dell’ideologia nel contesto attuale dominato dal capitalismo, sottolineando come anche il superamento delle ideologie sia un concetto ideologico in sé stesso. L’Occidente è descritto come dominato dal capitalismo, un sistema che regola i rapporti di forza in modo implicito.Il film pone quindi l’accento su una visione critica della società contemporanea e dell’Europa post-comunista. Attraverso le avventure dei protagonisti e le loro riflessioni sul mondo circostante, emerge un senso di smarrimento e disillusione rispetto alle speranze di cambiamento portate dalla fine della Guerra Fredda. “Tornando a Est” invita lo spettatore a interrogarsi sul significato dell’ideologia oggi e sulla possibilità di un’alternativa al modello dominante del capitalismo globalizzato.
“Viaggio nella nostalgia post-Guerra Fredda: ‘Tornando a Est’ di Antonio Pisu”
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