In una serata ghiacciale, il Premio Letterario Valle d’Aosta ha decretato il trionfo di Dario Voltolini con “Invernale” (La nave di Teseo), opera che ha conquistato la Giuria presieduta da Paolo Giordano e composta da Laura Marzi, Stefano Petrocchi, Veronica Raimo e Simonetta Sciandivasci. I due finalisti erano Claudia Durastanti con “Missitalia” (La nave di Teseo) e Alessandra Carati con “Rosy” (Mondadori).I giudici hanno espresso la loro ammirazione per l’opera vincitrice: “Invernale nasce da un evento insignificante, un coltello che affetta il dito del macellaio al mercato. Molti anni dopo, il figlio ricostruisce la storia della separazione dal padre, iniziata con quel momento di incertezza. Ormai adulto, il protagonista può raccontare la sua giovinezza con crudezza e commozione”. La motivazione continua: “Leggendo ‘Invernale’, si ha l’impressione che Dario Voltolini abbia atteso il momento perfetto per narrare la storia più importante della sua vita. Il libro si mantiene in un punto di equilibrio tra opposti, grazia e densità, elegia e sanguinolenta”.La Giuria ha anche assegnato menzioni speciali a Edoardo Vitale per “Gli straordinari” (Mondadori) come opera prima e a Paolo Pecere per “Il senso della natura” (Sellerio) per la saggistica, tema del confine.La critica letteraria non si è limitata a un semplice elogio di Dario Voltolini, ma ha espresso un giudizio completo sulla sua opera. La capacità dell’autore di evocare momenti della sua vita con grande precisione e sensibilità, il modo in cui riesce a esprimere la propria soggettività senza rinunciare alla complessità emotiva del racconto, hanno entusiasmato i membri della Giuria.La novità dell’opera è l’uso di linguaggio scientifico per descrivere scene umane. L’autore dimostra una grande capacità di osservazione e la sua scrittura riesce a cogliere aspetti della vita che sono tipicamente nascosti alla vista del lettore comune.La Giuria, inoltre, ha espresso un giudizio complessivo sulla qualità delle opere presentate. Sono state evidenziate le caratteristiche salienti dell’opera vincitrice: la sua originalità, l’autenticità e la profondità con cui racconta la storia di un figlio che ricostruisce il passato del padre.