La scena della violenza si è svolta nel cuore della città costiera di Vico Equense, in provincia di Napoli, là dove la notte ha il suo riflesso nella piazza principale e più animata del centro storico: Piazza Umberto I. È stato un attimo, ma con conseguenze che ancora non si possono sottovalutare, per il giovane di 20 anni originario dell’Egitto che da tempo vive in Italia. Incredibile la violenza con cui è stato colpito prima all’addome e poi alla testa. Una sequenza di gesti aggressivi, eseguiti con un ombrello e una stilettata, sembra suggerire un’intensità d’ira senza precedenti, soprattutto se si considera il contesto della città che nonostante le sue dimensioni rimane una realtà molto viva e vibrante. Le cause di questo gesto violento sono tuttora in fase di indagine, ma è già stata rivelata la circostanza per cui l’aggressore si sarebbe infuriato perché il giovane avrebbe guardato con insistenza la sua fidanzata. La risposta a un comportamento di questo tipo, non necessariamente giustificabile e comunque sempre colpevole, dovrebbe essere quella di un confronto pacifico tra i due in causa, o anche semplicemente allontanarsi se si sente a disagio per come gli si è rivolto l’attenzione. Ma questo non deve costituire scusa per uccidere il proprio compagno di relazione. La denuncia della vicenda è stata accolta con incredulità da chi ha assistito all’accaduto, soprattutto perché si tratta dell’ennesima aggressione che viene segnalata in pochissimo tempo in tutta la città. Sarebbe il caso di interrogarsi sulle cause profonde che portano gli individui ad agire con tanta violenza e poco senso della propria esistenza.L’aggressore, un uomo 30enni, è stato arrestato dalle forze dell’ordine per tentato omicidio, ed il giovane vittima è al momento ricoverato in ospedale.
Violento attacco a Vico Equense: denunce per tentato omicidio
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