Il whisky è stato escluso dai controlli doganali che l’Unione Europea aveva previsto per i prodotti importati dagli Stati Uniti, in un’azione che rappresenta una vittoria significativa per il settore vitivinicolo italiano. La notizia è stata resa pubblica dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante un incontro con il presidente di Unione italiana vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi, all’interno dell’evento Vinitaly.La decisione del ministro Tajani rappresenta un riconoscimento per l’impegno e la determinazione dimostrati dal settore vitivinicolo italiano nel difendere i propri interessi. “Desidero esprimere le mie sincere grazie, sia a mio nome che in qualità di presidente dell’Unione italiana vini”, ha dichiarato Frescobaldi, sottolineando l’importanza della questione e il ruolo avuto dal ministro Tajani nel perseguire tale obiettivo.Le tariffe aggiuntive sugli spiriti americani erano state inizialmente previste dall’Unione Europea, ma erano rimaste “congelate” dopo le dichiarazioni di ritorsione da parte del presidente Trump, che aveva minacciato la comminazione di dazi al 200% sulle importazioni europee. La decisione finale rappresenta un esito positivo per il settore, permettendo una maggiore flessibilità commerciale e riducendo le preoccupazioni per l’impatto economico che potrebbe derivare da tale meccanismo.Questa vicenda si inserisce in un contesto più ampio di tensioni commerciali tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti, con entrambe le parti a cercare di proteggere i propri interessi economici. La decisione finale rappresenta una dimostrazione della capacità dell’Unione Europea nel negoziare alleanze commerciali che siano vantaggiose per tutti i partner coinvolti, mantenendo aperte le linee di comunicazione e predisposto a trovare soluzioni condivise.
Vittoria del settore vitivinicolo italiano: whisky escluso dai controlli doganali.
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