L’indagine condotta dalla Procura di Palermo ha rivelato un dato allarmante: la vulnerabilità del sistema penitenziario ad alta sicurezza, il quale dovrebbe contenere i pericolosi criminali non sottoposti al regime del 41 bis. Questo studio conferma quanto già emerso in altre indagini, evidenziando come il sistema di massima sicurezza sia soggetto al controllo della criminalità organizzata. Durante una conferenza stampa sul recente blitz antimafia che ha portato all’arresto di 181 persone, il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo ha sottolineato questo grave problema, definendolo un tema delicato che richiede una profonda riflessione da parte delle istituzioni competenti. La situazione evidenziata da quest’indagine mette in luce la necessità urgente di rafforzare le misure di sicurezza nelle carceri ad alta sicurezza e di adottare strategie più efficaci per contrastare l’infiltrazione della criminalità organizzata all’interno delle istituzioni penitenziarie. È fondamentale agire con determinazione e tempestività per preservare l’integrità del sistema giudiziario e garantire la tutela dei cittadini contro le minacce provenienti dal mondo criminale.
Vulnerabilità del sistema penitenziario ad alta sicurezza: urgente rafforzamento delle misure di contrasto alla criminalità organizzata.
Date: