16 marzo 2025 – 15:15
A Milano, una situazione di stallo e incertezza ha colpito duramente 1600 famiglie che hanno acquistato case bloccate nel limbo delle inchieste sull’urbanistica. Una cassetta di legno simbolicamente contiene le chiavi che avrebbero dovuto aprire le porte delle loro nuove abitazioni, ma invece si trovano di fronte a cantieri fermi e promesse non mantenute. Questa vicenda ha portato gli acquirenti a manifestare per la prima volta in piazza della Scala, con lo sguardo perso tra le costruzioni incompiute e i progetti congelati.Le residenze Lac del Parco delle Cave, lo Scalo House di via Valtellina, le Park Towers di Crescenzago, la Torre Milano di via Stresa: sono solo alcuni dei luoghi colpiti da questa crisi edilizia che ha gettato nell’incertezza molte famiglie milanesi. Mutui accesi, anticipi versati per case mai realizzate o sigillate: è il triste scenario che si presenta davanti a chi aveva sognato una nuova vita in queste abitazioni.Di fronte a questa drammatica situazione, un mese fa è nato il comitato “Famiglie sospese, Vite in attesa”, un gruppo che unisce le storie e le speranze spezzate di coloro che si trovano in questa condizione precaria. La richiesta è chiara: una soluzione immediata per risolvere questo impasse che sta mettendo a dura prova la tenacia e la fiducia di tante persone.Lo striscione esposto davanti a Palazzo Marino grida la denuncia senza mezzi termini: “1600 famiglie senza casa – cantieri fermi”. È urgente intervenire con una legge che protegga queste famiglie e dia loro la possibilità di vedere finalmente realizzati i loro desideri abitativi. Serve una legge “Salva famiglie” subito, per restituire speranza e dignità a chi si trova ingabbiato in questa situazione difficile e ingiusta.
