Le operazioni belliche nella città di Pokrovsk, situata nella provincia di Donetsk, si stanno rivelando estremamente violente e complesse, imponendo ai vertici militari ucraini di adottare strategie fuori dagli schemi convenzionali. Questa valutazione è stata espressa dal comandante delle forze armate ucraine, Oleksandr Syrskyi, durante una recente ispezione presso la 38/a Brigata di Marina separata, attiva in prima linea in quella zona. Secondo quanto riportato dai media locali, Syrskyi ha evidenziato che l’esercito ucraino si trova in una posizione svantaggiata, soprattutto per quanto riguarda le risorse umane: le truppe russe superano numericamente le unità ucraine e stanno impiegando tutte le forze disponibili per avanzare.Il comandante non ha specificato quali tipologie di decisioni non convenzionali siano necessarie in questa fase critica del conflitto, ma ha sottolineato l’importanza prioritaria di garantire un adeguato rifornimento di munizioni alle truppe schierate in prima linea. “È fondamentale”, ha affermato Syrskyi, “aumentare la resistenza difensiva e neutralizzare con maggiore efficacia gli invasori”.Pokrovsk rappresenta un nodo logistico cruciale per le forze armate ucraine nell’est del paese ed è stato teatro di scontri intensi negli ultimi mesi. Secondo il sito web specializzato Deep State, le forze russe continuano a progredire e attualmente si trovano a soli 3 chilometri dalla città, accentuando ulteriormente la tensione sul terreno.La situazione bellica nella regione richiede quindi un approccio tattico innovativo e tempestivo da parte delle autorità militari ucraine per contrastare l’avanzata nemica e proteggere la sicurezza della popolazione locale. La sfida attuale consiste nel bilanciare la superiorità numerica delle forze nemiche con strategie difensive mirate e una gestione efficiente delle risorse disponibili. La determinazione e la resilienza dell’esercito ucraino saranno decisive per fronteggiare questa difficile situazione e preservare l’integrità territoriale del paese.