Dal 16 ottobre 2025 al 24 maggio 2026, Palazzo Ducale di Genova si trasforma in un crogiolo di memorie e suggestioni con la mostra “Luzzati.
Echi dell’Ottocento: un viaggio nell’immaginario”.
Un’immersione profonda nel mondo del maestro Emanuele Luzzati, non come mero riassunto della sua opera, bensì come dialogo fecondo tra la sua sensibilità artistica e la ricca, complessa eredità culturale del XIX secolo.
La mostra, frutto della collaborazione tra la Lele Luzzati Foundation e il Comune di Genova, si colloca all’interno del più ampio progetto “Genova e l’Ottocento”, un’iniziativa volta a riscoprire e celebrare il ruolo cruciale che la città ligure ha giocato nel panorama artistico, letterario e musicale del XIX secolo.
L’esposizione non intende presentare una cronologia o un catalogo ragionato, ma piuttosto evocare atmosfere, stimolare riflessioni e creare connessioni inaspettate.
Attraverso un allestimento scenografico che riflette l’abilità di Luzzati nel creare mondi visivi coinvolgenti, la mostra esplora le influenze che hanno plasmato la sua visione artistica: il Romanticismo con la sua esaltazione dell’emozione e dell’individualità; il Realismo con la sua attenzione alla rappresentazione fedele della realtà; e il Simbolismo con la sua ricerca di significati nascosti e allegorici.
Le opere di Luzzati – sculture in cartapesta, bozzetti teatrali, illustrazioni, acquerelli – si confrontano con i capolavori letterari e artistici dell’Ottocento, generando un’eco suggestiva che rivela la sua profonda conoscenza del contesto storico e culturale.
Si ripercorrono le tappe fondamentali dell’epoca, da *Le Avventure di Pinocchio* di Collodi, con la sua critica sociale velata di ironia, a *I Promessi Sposi* di Manzoni, specchio fedele della realtà lombarda, passando per la fiaba surreale di *Alice nel Paese delle Meraviglie* di Lewis Carroll e l’incanto coreografico de *Lo Schiaccianoci* di Čajkovskij.
La mostra non si limita a un’analisi estetica, ma indaga anche il ruolo dell’arte come strumento di interpretazione e di critica sociale.
Luzzati, con la sua sensibilità acuta e il suo linguaggio poetico, ha saputo cogliere le contraddizioni e le tensioni del suo tempo, trasformandole in opere d’arte capaci di emozionare e di far riflettere.
L’esposizione mira a svelare come il maestro abbia costantemente attinto a questa eredità, reinterpretandola in chiave moderna e universale, per creare un universo artistico unico e inconfondibile, testimonianza della sua inesauribile creatività e della sua profonda umanità.