14 ottobre 2024 – 17:28
Intesa Sanpaolo, una delle principali banche italiane, si trova al centro di un’indagine legale in relazione alle azioni compiute da Vincenzo Coviello, un ex dipendente che ha commesso accessi non autorizzati ai conti correnti e alle carte di credito di migliaia di correntisti. L’accusa nei confronti della Banca è quella di aver violato la legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, poiché non avrebbe prontamente segnalato gli accessi abusivi alle autorità competenti.Dopo lo scandalo emerso, diversi legali rappresentanti dei clienti vittime di Coviello hanno avviato azioni legali per valutare la possibilità di costituirsi parte civile o intentare cause contro l’istituto bancario. Coviello stesso è stato oggetto di un procedimento disciplinare e successivamente licenziato dalla banca già nell’agosto scorso, prima che le indagini ufficiali prendessero il via. Le accuse a suo carico riguardano l’accesso abusivo ai sistemi informatici e il tentativo di ottenere informazioni sensibili riguardanti la sicurezza dello Stato.Le indagini condotte dalla Procura di Bari sono state avviate dopo la denuncia presentata da un correntista che aveva notato attività sospette sul proprio conto corrente. Oltre agli individui comuni, si è scoperto che Coviello aveva spiato i conti bancari della premier Giorgia Meloni, alcuni ministri, il presidente del Senato Ignazio La Russa e altri personaggi influenti nel panorama politico, dello spettacolo e dello sport.Questo caso ha sollevato interrogativi sulla sicurezza dei dati personali e finanziari gestiti dalle istituzioni bancarie e ha portato alla luce la necessità di rafforzare le misure di protezione informatica per prevenire simili episodi in futuro. La vicenda ha suscitato scalpore a livello nazionale e solleva importanti questioni etiche e legali riguardanti la privacy e la tutela delle informazioni sensibili dei cittadini.
