La situazione nei territori palestinesi continua a essere critica, mentre il conflitto tra Israele e Hamas si intensifica. I raid aerei israeliani colpiscono senza pietà ospedali trasformati in rifugi per sfollati, causando morte e distruzione. L’ospedale dei Martiri di Al Aqsa a Deir al Balah è stato teatro di un attacco mirato da parte dell’aeronautica israeliana, che ha ucciso almeno 4 persone e ferito una cinquantina di individui. Le fiamme hanno avvolto le tende dell’accampamento nel cortile della struttura, provocando ulteriori vittime tra gli sfollati già provati da precedenti attacchi.Ma la violenza non si ferma qui: una scuola trasformata in rifugio a Nuseirat è stata colpita da un altro raid, con il tragico bilancio di almeno 18 morti, tra cui donne e bambini, e numerosi feriti. Anche il campo profughi di Jabaliya è stato bersagliato, con altre 10 vittime e circa 30 feriti. L’Idf giustifica questi attacchi come necessari per contrastare i piani di Hamas di riorganizzarsi nei campi profughi del nord della Striscia.In questo clima di terrore e distruzione, anche il personale umanitario paga un prezzo alto: Medici senza frontiere piange la perdita di Nasser Hamdi Abdelatif Al Shalfouh, autista che ha perso la vita durante un attacco su Jabaliya. La comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione lo svolgersi degli eventi in Medio Oriente, chiedendo una soluzione pacifica e duratura a un conflitto che semina solo morte e sofferenza.
Crisi e violenza in Palestina: raid aerei israeliani colpiscono ospedali e scuole, numerose vittime tra civili e sfollati. La comunità internazionale chiede una soluzione pacifica al conflitto.
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