Il Molise, nel primo semestre del 2025, si distingue per una dinamica immobiliare sorprendente, segnando un incremento delle compravendite pari al 9%.
Questa performance, colloca la regione all’ottavo posto a livello nazionale in termini di crescita percentuale, un risultato notevolmente più favorevole se rapportato alla popolazione residente in età adulta, dove il Molise scala al decimo posto.
L’analisi, condotta da Abitare Co.
attraverso dati provenienti dall’Osservatorio Mercato Immobiliare, dall’Agenzia delle Entrate e dall’ISTAT, rivela un quadro più complesso di quanto si possa inizialmente intuire, suggerendo una resilienza del mercato locale in un contesto nazionale caratterizzato da incertezze.
Questo incremento non è un fenomeno omogeneo su tutto il territorio regionale.
Campobasso, tradizionalmente polo attrattivo, si conferma il motore principale di questa crescita, con un tasso di compravendite per residente maggiorenne che raggiunge quota 79, un valore significativamente superiore alla media regionale.
Questo dato riflette una combinazione di fattori, tra cui la concentrazione di servizi, opportunità lavorative e una vivacità culturale che attira investimenti e residenti.
Al contrario, Isernia mostra un andamento più contenuto, con 45 compravendite ogni 10.000 residenti maggiorenni.
Questa differenza significativa tra le due città principali del Molise potrebbe indicare disparità strutturali, differenze nelle politiche locali di sviluppo urbanistico o una diversa propensione all’investimento immobiliare da parte della popolazione locale.
L’analisi approfondita dei dati rivela che la crescita delle compravendite non è circoscritta esclusivamente alla compravendita di abitazioni principali.
Un aumento significativo si registra anche nel segmento delle seconde case e degli immobili destinati all’affitto breve, suggerendo un interesse crescente per il Molise come meta turistica e residenziale alternativa.
È importante considerare che questo incremento del 9% va interpretato alla luce del contesto macroeconomico nazionale e internazionale.
L’inflazione, i tassi di interesse e l’evoluzione del mercato del lavoro potrebbero aver influenzato la propensione all’acquisto e alla vendita di immobili.
Inoltre, l’analisi dovrebbe essere estesa a considerare i prezzi medi degli immobili e i tempi di vendita, al fine di valutare appieno la sostenibilità di questa crescita nel medio-lungo termine.
La capacità del mercato molisano di mantenere questa dinamica positiva dipenderà dalla sua abilità di adattarsi alle nuove sfide economiche e sociali, promuovendo al contempo un’offerta immobiliare diversificata e in grado di rispondere alle esigenze di una popolazione in evoluzione.