Il 27 maggio 2023, Alessandro Impagnatiello dimostrò piena consapevolezza delle sue azioni quando, con estrema ferocia, uccise Giulia Tramontano, la sua fidanzata incinta di sette mesi. L’orrendo crimine avvenne nella loro casa a Senago, situata nel suggestivo contesto del Milanese. Il corpo senza vita di Giulia fu ritrovato quattro giorni dopo, nascosto in un’intercapedine nelle vicinanze di un box.Questa tragica vicenda è stata oggetto di approfondite analisi da parte del rinomato psichiatra forense Pietro Ciliberti e del medico legale Gabriele Rocca, i quali hanno redatto una perizia accurata che è stata depositata nel corso del processo a carico del giovane ex barman trentunenne. Secondo quanto emerso dalla perizia, Alessandro era perfettamente capace di intendere e volere al momento dell’omicidio, respingendo così l’ipotesi difensiva che lo accusava di soffrire di un disturbo della personalità di tipo “paranoide”.La brutalità e la crudeltà dell’azione compiuta da Impagnatiello hanno sconvolto l’opinione pubblica e sollevato interrogativi sulla natura umana e sulle motivazioni che possono spingere un individuo a commettere un gesto così atroce. La giustizia dovrà fare il suo corso nel rispetto della verità e della dignità delle vittime coinvolte in questa drammatica vicenda.
“Il delitto di Senago: analisi psichiatriche confermano la piena consapevolezza dell’omicida”
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