16 ottobre 2024 – 08:45
La vicenda della gara turbata, secondo quanto emerso dai magistrati di Torino e dalla Sisco sezione investigativa del servizio centrale operativo della polizia, ruotava attorno al cosiddetto Mercato Ovest, noto come mercato ittico di Porta Palazzo. Si trattava di un’asta pubblica indetta dal Comune di Torino per la concessione della proprietà superficiaria per un periodo eccezionalmente lungo, ben 99 anni. Gli operatori interessati erano tenuti a presentare le domande entro il 18 dicembre scorso, ma la gara precedente era stata dichiarata deserta a causa dell’incapacità degli offerenti di garantire una fideiussione pari a poco più di 260 mila euro.L’indagine ha evidenziato che l’ostacolo principale risiedeva nella mancata copertura economica richiesta come cauzione provvisoria, corrispondente al 10% dell’imponibile del bando d’asta. È proprio in questo contesto che emerge il sospetto di turbativa d’asta che ha portato all’apertura di un fascicolo nei confronti della super dirigente del settore Commercio del Comune di Torino, Paola Virano. Le accuse si concentrano su presunti incontri tra Virano e due imprenditori coinvolti nell’affare, entrambi oggetto delle indagini.In particolare, si fa riferimento a una comunicazione avvenuta il 13 dicembre scorso tra la manager e un professionista incaricato da uno degli imprenditori per definire i dettagli della fideiussione. In un’altra circostanza, Virano avrebbe inviato tramite WhatsApp il testo della garanzia richiesta a un potenziale partecipante affinché ne valutasse la validità. Tuttavia, il parere ricevuto non è stato favorevole.Le intercettazioni telefoniche acquisite durante l’indagine hanno evidenziato otto chiamate ritenute rilevanti nel periodo compreso tra il 13 novembre e il 14 dicembre 2023. Emergono così sospetti su una presunta strategia fraudolenta finalizzata ad evitare la presentazione delle offerte entro la scadenza originaria e prorogare così i tempi fino alla data del 18 dicembre dello stesso anno.
