16 ottobre 2024 – 17:45
La mattina è iniziata a Torino l’udienza preliminare contro quattro ex brigatisti rossi per la sparatoria avvenuta nel 1975 alla Cascina Spiotta, nell’Alessandrino, che causò la morte dell’appuntato dei carabinieri Giovanni d’Alfonso. Il giudice ha respinto diverse richieste avanzate dalla difesa. In merito a ciò, uno degli avvocati difensori ha paragonato la situazione alle nozze di Renzo e Lucia: se quel matrimonio non doveva essere celebrato, questo processo invece deve svolgersi. C’è ancora da capire come sia possibile processare qualcuno che era stato scagionato, annullando una sentenza introvabile. Si fa riferimento alla posizione di Lauro Azzolini, uno degli imputati, membro attivo delle Brigate Rosse all’epoca dei fatti, che nel 1987 fu prosciolto durante l’istruttoria ma il provvedimento andò smarrito nel 1994 durante un’alluvione ad Alessandria secondo le indagini condotte dai carabinieri e dalla Dda di Torino. Un’altra questione sollevata riguarda le intercettazioni a cui è stato sottoposto Azzolini senza l’autorizzazione di un gip da parte dell’avvocato difensore.
