Un gruppo di migranti provenienti da Bangladesh ed Egitto, desiderosi di raggiungere l’Italia come meta dei loro sogni, sono stati intercettati in mare e invece sono stati costretti a sbarcare nel porto di Shengjin, in Albania. Questi 16 individui hanno intrapreso un lungo viaggio a bordo della nave Libra della Marina militare, sperando di poter finalmente realizzare il loro desiderio di una vita migliore. Tuttavia, le autorità albanesi li hanno accolti e trasferiti nel campo di Gjader, dove verranno trattenuti in attesa di ulteriori disposizioni.Tra i migranti c’erano 10 bengalesi e 6 egiziani, i primi ad essere sottoposti alle nuove procedure accelerate di frontiera in un Paese terzo. Nonostante la speranza di evitare il rimpatrio, alcuni ostacoli si sono presentati lungo il cammino. Due giovani migranti che hanno dichiarato falsamente di essere minorenni sono stati riportati indietro sulla nave della Marina militare con destinazione le coste italiane. Qui saranno sottoposti a valutazioni da parte delle commissioni negli hotspot nazionali per stabilire il loro status e il futuro delle loro richieste d’asilo.Altri due migranti sono stati trasferiti su una motovedetta per essere riportati sulla nave Libra e condotti in Italia per motivi legati alla salute. La complessa situazione dei migranti intercettati in mare evidenzia le sfide umanitarie e politiche legate alla gestione dei flussi migratori nel Mediterraneo e alla necessità di trovare soluzioni sostenibili che rispettino i diritti umani dei più vulnerabili.
Migranti provenienti da Bangladesh ed Egitto intercettati in mare: sfide umanitarie e politiche nel Mediterraneo
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