17 ottobre 2024 – 19:45
Islam Shofiqul, un uomo di 36 anni, si trova costantemente in uno stato di paura e terrore nel suo negozio. Ogni volta che un cliente entra, lui li accoglie con sguardi ansiosi e li assiste nella scelta dei prodotti, che vanno dai biscotti agli alcolici. Tuttavia, non appena i clienti lasciano il negozio, Shofiqul chiude la porta a chiave, temendo per la propria vita. L’uomo confessa apertamente: “Ho paura, sono solo qui e la mia famiglia è lontana in Bangladesh. Questo lavoro è diventato pericoloso, un uomo mi ha minacciato dicendomi: ‘Dammi i soldi o ti ammazzo'”.La situazione di Shofiqul è aggravata dalla presenza di un cittadino italiano di 39 anni che frequentava spesso il suo mini market in via Vandalino nel quartiere Parella. Quest’uomo aveva l’abitudine di rubare bevande senza pagare e aveva accumulato anche un debito nei confronti del titolare del negozio. Nonostante ciò, Shofiqul aveva sempre evitato conflitti e problemi con lui, fino a quando l’uomo ubriaco è tornato due settimane fa per compiere nuovamente il furto.Questa vicenda mette in evidenza non solo le difficoltà economiche e sociali affrontate da Shofiqul nel gestire il suo negozio, ma anche il clima generale di insicurezza e violenza che permea la zona circostante. I recenti assalti a negozi nelle vicinanze confermano che la criminalità sta mettendo a repentaglio non solo le attività commerciali ma anche la sicurezza personale dei residenti.In questo contesto difficile e spaventoso, Islam Shofiqul cerca disperatamente una soluzione per proteggere se stesso e il suo piccolo negozio dagli attacchi esterni. La sua storia rappresenta un grido d’aiuto contro l’ingiustizia e la violenza che minacciano quotidianamente la sua esistenza e quella della sua famiglia lontana.