18 ottobre 2024 – 08:45
Enrico Picollo, un uomo di 81 anni, celebra il suo tempo trascorso nella casa di riposo a Riva presso Chieri con una torta che porta il numero 40, un simbolo che va oltre la sua età anagrafica. Da quando aveva soli 42 anni, Enrico ha trovato in questa struttura il suo rifugio, la sua famiglia. Nella sala comune si riuniscono 33 ospiti, ma per Enrico sono molto più di numeri: sono le persone a cui tiene e che considera parte integrante della sua vita.La storia di Enrico inizia a Castelnuovo don Bosco nel lontano 1942, dove i suoi genitori gestivano un bar ristorante. Dopo la scomparsa del padre quando aveva appena 20 anni, Enrico e sua madre si trasferirono a Pessione, una frazione di Chieri. Lavorò come operaio nelle tessiture e successivamente acquistò un distributore di benzina. La sua vita era serena fino alla morte della madre, momento in cui si ritrovò solo e disorientato.Il passaggio alla casa di riposo è stato consigliato dagli assistenti sociali e sin da allora Enrico non ha mai desiderato andarsene. Si è integrato perfettamente nella comunità degli anziani ospiti e si dedica con gioia ad aiutare gli altri residenti: spinge le carrozzine degli ospiti meno mobili, aiuta in cucina e partecipa attivamente alla vita della struttura.Il direttore Matteo Brusasco elogia l’importanza di Enrico all’interno della casa di riposo: è un punto fermo per tutti gli ospiti e il personale. La sua gentilezza e disponibilità nel dare il benvenuto ai nuovi arrivati ne fanno un vero simbolo del luogo. Emozionato dalla perdita degli anziani amici, Enrico dimostra quanto tenga a ciascuno di loro: sono la sua famiglia, ed è proprio qui che vuole rimanere per sempre.
