La giunta regionale della Valle d’Aosta ha preso una decisione in base alla legge regionale 33 del 1995, approvando di destinare circa 2.000 euro per coprire le spese legali sostenute dall’ex consigliere regionale Enrico Tibaldi. Quest’ultimo è stato assolto nella causa civile in cui era stato accusato di aver danneggiato l’immagine della società Watergenpower srl durante un intervento in aula.Secondo l’articolo 10 della legge del 1995, i consiglieri regionali e i membri della Giunta che sono coinvolti in procedimenti per responsabilità civile, penale o amministrativo-contabile derivanti dai loro compiti istituzionali possono richiedere il rimborso delle spese legali, peritali e processuali sostenute, purché debitamente documentate e entro i limiti stabiliti dall’Avvocatura regionale. È prevista l’esclusione nel caso di condanna definitiva per dolo o colpa grave.Tibaldi aveva denunciato l’acquisto da parte di Cva di macchinari difettosi provenienti dalla Cina per un valore di 15 milioni di euro, forniti dalla Wgp srl. Inizialmente condannato dal giudice civile di Genova al risarcimento di 10 mila euro, è stato successivamente assolto in appello. La difesa ha evidenziato la mancata valutazione del contesto in cui le critiche sono state espresse, specificamente nell’esercizio delle sue funzioni politiche come consigliere regionale e membro dell’assemblea legislativa, con le garanzie costituzionali e statutarie previste.È importante notare che durante il processo la Watergenpower srl è stata dichiarata fallita.
Decisione della Giunta regionale della Valle d’Aosta: rimborso spese legali per Enrico Tibaldi
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