19 ottobre 2024 – 19:45
Il rettore Stefano Geuna è stato sollecitato a riconoscere la problematica rappresentata dalla presenza degli studenti ex occupanti all’interno di Palazzo Nuovo e ad affrontarla con determinazione. Nonostante i tentativi infruttuosi di ottenere una risposta da parte del rettore, il professore Ermanno Malaspina non si arrende e continua la sua battaglia per difendere il bene pubblico, la legalità e la democrazia. Dopo aver inviato una lettera al rettore con oltre 60 firme, Malaspina ha lanciato una petizione online per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di risolvere questa situazione delicata.I temi trattati nella lettera e nella petizione riguardano principalmente due aspetti cruciali: innanzitutto, chiedere chiarezza sui costi sostenuti dall’ateneo per ripristinare Palazzo Nuovo dopo l’occupazione precedente; in secondo luogo, individuare un piano strategico per prevenire futuri blocchi delle lezioni. Malaspina mette in guardia sul fatto che la situazione attuale è precaria e che gli studenti potrebbero decidere di occupare nuovamente il palazzo, mettendo a rischio lo svolgimento regolare delle attività accademiche.La petizione evidenzia la necessità di porre fine alle occupazioni notturne non autorizzate della struttura universitaria, promosse da alcuni collettivi studenteschi. Malaspina denuncia l’ingiustizia nel differenziare le regole tra gli studenti e chiede che venga garantita parità di trattamento per tutti coloro che usufruiscono dell’edificio. La richiesta è quella di stabilire regole chiare per l’utilizzo serale del palazzo, evitando abusi e garantendo un ambiente accogliente e sicuro per tutti gli studenti.In conclusione, Malaspina insiste sulla necessità di trovare una soluzione definitiva a questa situazione instabile, affinché l’università possa tornare a essere un luogo di studio e confronto pacifico senza interferenze esterne dannose.
