19 ottobre 2024 – 13:45
Il professor Bobbio è stato un eminente filosofo che ha trascorso gran parte della sua vita a Via Sacchi 66, dedicandosi alla lettura, allo studio e alla scrittura. Grazie all’iniziativa della presidente del Consiglio Comunale Mariagrazia Grippo e al Centro Studi Piero Gobetti, ora una targa commemorativa ricorda la sua presenza in quel luogo. Non solo Via Sacchi 66 è stata la prima casa di Bobbio, ma anche collegata ad altre importanti sedi legate alla sua vita e al suo lavoro, come l’Università e la casa di Piero e Ada Gobetti. A Torino, ha insegnato per oltre trent’anni ed è stato un promotore del dialogo e della pace attraverso le sue lezioni e la sua attività accademica.La biblioteca dei dipartimenti di giurisprudenza porta il suo nome in segno di riconoscimento per il suo contributo all’istruzione e alla formazione dei giovani. Bobbio ha fondato il Centro Gobetti nel 1993, destinando la sua biblioteca personale e i suoi archivi per continuare a diffondere conoscenza e cultura. Le case in cui ha vissuto sono state luoghi simbolici non solo della sua esistenza ma anche delle sue diverse attività: professore universitario, intellettuale impegnato e uomo di dialogo.Attraverso la pratica costante del dialogo, Bobbio ha instaurato relazioni significative con studenti, colleghi e amici, promuovendo una visione aperta e inclusiva del mondo. La corrispondenza era per lui un modo privilegiato per mantenere contatti a distanza con persone care o interlocutori importanti. Oltre alla dimensione accademica, Bobbio si è distinto anche come animatore dell’antifascismo azionista a Via Fabro 6 durante gli anni del regime fascista.L’eredità intellettuale di Piero Gobetti ha ispirato Bobbio nella difesa dei valori liberali e democratici, rappresentando un faro luminoso nella storia torinese e italiana. Il sogno di una rivoluzione liberale immaginaria continua a ispirare coloro che credono nel potere trasformativo dell’ideale democratico.
