19 ottobre 2024 – 14:20
L’incidente si è verificato davanti agli occhi di una madre e di un bambino presenti nel reparto di triage. Subito dopo, l’uomo ha attaccato il parente di un paziente in attesa, lanciando due sedie. In seguito è intervenuta la polizia, chiamata prontamente per la situazione. È emerso che l’aggressore era già stato al pronto soccorso diverse volte, anche il giorno precedente, e aveva causato problemi simili in un altro reparto dell’ospedale dove era stato ricoverato in passato. La denuncia dei fatti è stata formulata da Giuseppe Summa del Nursind Torino: “Per dovere di cronaca, fortunatamente nessuno è rimasto ferito, ma la situazione avrebbe potuto facilmente degenerare”. Summa ha sottolineato: “Negli ultimi mesi abbiamo cercato di affrontare il problema delle aggressioni con buone intenzioni, dopo aver registrato quattro episodi in soli dieci giorni. Era stato stabilito un tavolo di confronto con diversi soggetti coinvolti, compreso il Sindaco di Ivrea. Il primo incontro si è tenuto l’1 marzo e l’azienda aveva assunto precisi impegni che purtroppo non sono stati rispettati.” E ha aggiunto: “Riteniamo che questa Direzione sia responsabile delle possibili lesioni non solo al personale sanitario ma anche ai cittadini presenti in pronto soccorso, come accaduto recentemente. Oltre alle azioni nazionali e regionali contro le aggressioni, crediamo che molto possa essere fatto a livello locale attraverso misure organizzative e logistiche adeguate e una gestione appropriata delle situazioni riguardanti individui notoriamente problematici che si presentano regolarmente al pronto soccorso.””Queste azioni possono essere altrettanto cruciali se non più importanti rispetto alle misure dissuasive adottate a livello nazionale”, ha proseguito Summa. “Il tavolo avrebbe dovuto riunirsi ogni due mesi coinvolgendo non solo gli ospedali ma anche i distretti territoriali.” Infine, ha concluso: “Vista la ripetizione degli episodi, chiederemo all’Assessore Riboldi di intervenire e se la situazione non verrà gestita adeguatamente proclameremo lo stato di agitazione del personale nei prossimi giorni.”