Tragedia a San Severo: la morte di Celeste Palmieri evidenzia le lacune nel sistema giudiziario. La comunità deve unirsi per proteggere le vittime di violenza domestica e promuovere la parità di genere. Il caso di Celeste richiama all’azione contro la cultura patriarcale. Il sistema giudiziario deve garantire misure protettive efficaci per evitare nuove tragedie.

L’omicidio di Celeste Palmieri ha scosso profondamente la comunità di San Severo e ha evidenziato, ancora una volta, le gravi lacune del sistema giudiziario nel proteggere le vittime di violenza domestica. Celeste, una donna coraggiosa e resiliente, aveva intrapreso un percorso presso il centro antiviolenza ‘Telefono Donna’ di Foggia, ma purtroppo non è stata sufficientemente tutelata dalle istituzioni.Le operatrici del centro hanno sottolineato l’importanza di rispettare le scelte autonome delle donne che si rivolgono a loro per chiedere aiuto e protezione. È fondamentale che la comunità si mobiliti insieme alle istituzioni per garantire un supporto efficace alle vittime di violenza domestica e prevenire tragedie come quella che ha colpito Celeste.In vista della giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, è necessario andare oltre le mere celebrazioni simboliche e adottare azioni concrete per promuovere la parità di genere e contrastare la cultura patriarcale radicata nella società. È urgente rivedere i piani educativi, sanitari, politici e sociali affinché si orientino verso una maggiore equità tra i generi e una effettiva prevenzione della violenza.Infine, il sistema giudiziario deve interrogarsi seriamente su come garantire in modo efficace l’incolumità delle donne vittime di violenza domestica, assicurando misure protettive adeguate e tempestive per evitare nuove tragedie come quella che ha segnato la fine prematura della vita di Celeste Palmieri.